Sanità, Schifani e Volo al San Luigi: i sindacati disertano l'incontro -

Sanità, Schifani e Volo al San Luigi: i sindacati disertano l’incontro

Il caso. Cisl e Ugl rifiutano l'invito dell'Asp. Stessa cosa avevano già fatto Cgil e Uil.

CATANIA. Quella di Renato Schifani e dell’assessore Giovanna Volo al Pta San Luigi non è una visita tra le altre, ma la verifica sul campo dei progetti connessi al Pnrr. Per questo motivo il no dei sindacati a presenziare all’incontro con i vertici della Sanità siciliana vale quanto un fulmine in un cielo tutt’altro che sereno. Cisl e Ugl infatti non ci saranno. Cgil e Uil, neppure.

I sindacati dicono no

Un no a tutto tondo che fa seguito al lungo scontro in corso da settimane tra Asp e sindacati. Cisl e Ugl hanno hanno declinato l’invito del direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale Maurizio Lanza con una nota congiunta. Prima ancora, le altre due sigle confederali, Cgil e Uil, avevano voluto manifestare l’irritazione per il mancato confronto con la Regione e i vertici di via Santa Maria la Grande. 

Il Pta San Luigi diventerà la prima casa di comunità a Catania, una tipologia di struttura proiettata nel futuro e pensata per fornire un’offerta sanitaria sempre più capillare sul territorio. Intanto però c’è da fare i conti con il presente.

“Non abbiamo bisogno di partecipare a iniziative ed a finti compiacimenti, quando da oltre un mese e mezzo attendiamo la convocazione di una riunione “concreta” del Tavolo della Salute, sebbene già avessimo a suo tempo rappresentato l’urgenza di discutere rispetto ad alcune problematiche impellenti” scrivono a quattro mani il segretario della Cisl etnea Maurizio Attanasio e l’analogo dell’Ugl, Giovanni Musumeci.

L’estate nera della sanità catanese  

Una dura presa di posizione che s’inserisce nell’estate nera dell’Asp catanese, costretta a una dieta sui servizi non d’urgenza. Il caso simbolo è quello della chiusura del punto nascite di Bronte. Ma sono tanti i problemi che da Caltagirone al capoluogo metropolitano attanagliano il comporto Salute, molti dei quali fanno capo alla difficoltà ad arruolare nuovo personale. 

Mentre interi reparti di ospedali periferici chiudono, prestazioni ambulatoriali e strumentali vanno avanti con difficoltà (allungando le liste d’attesa), si stanno cercando medici con qualifica estera, ma soprattutto vi è un assordante silenzio sul un piano complessivo della medicina territoriale e sul reale impiego degli ingenti fondi del Pnrr assegnati all’Asp, non ci sembra opportuno far parte di una pseudo inaugurazione per andare a vedere non si sa bene cosa”, insistono i segretari delle due sigle. 

“Non è sgarbo istituzionale nei loro confronti di Schifani e Volo – aggiungono – Il governo regionale deve però sapere che in questo modo non si può andare avanti e che uno strumento di concertazione democratica come lo è stato in passato il Tavolo della salute, a tutela dei lavoratori, delle persone anziane e della cittadinanza fruitrice dei servizi del sistema sanitario regionale, non può essere calpestato da gestioni improvvisate”. 


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