Sanità, arriva il nuovo piano con la rete degli ospedali in Sicilia

Sanità, Schifani apre il dossier rete ospedaliera: no ai campanilismi VIDEO

Taglio dei reparti-doppioni tra ospedali vicini
IL DOCUMENTO
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PALERMO – Il saldo dei posti letto, assicurano dall’assessorato alla Salute, alla fine “sarà invariato”, ma la mappa dei reparti degli ospedali siciliani è destinata a cambiare con l’entrata in vigore del piano che disegnerà la nuova rete ospedaliera dell’Isola.

La nuova rete ospedaliera in Sicilia

Al documento lavora, da oltre un anno, il dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato, guidato da Salvatore Iacolino, ma presto sarà chiamata in causa anche l’Assemblea regionale siciliana. La commissione Sanità, presieduta da Giuseppe Laccoto, dovrà esprimere un parere vincolante.

Schifani: “No ai campanilismi”

Ed è stato proprio il Parlamento regionale il destinatario delle parole pronunciate dal governatore, Renato Schifani. A margine di un appuntamento organizzato al Policlinico di Palermo, in occasione della Giornata della salute mentale, Schifani ha affermato: “Mi auguro che per la discussione sulla nuova rete ospedaliera si abbandonino i campanilismi e si guardi all’interesse della sanità e dei cittadini”, le parole di Schifani che apre, di fatto, il dossier.

Il tema è spinoso e potrebbe dare vita a nuove fibrillazioni per la maggioranza, dopo quelle registrate per le nomine nelle aziende sanitarie e ospedaliere. “Evitiamo i doppioni e i campanilismi, lavoriamo insieme affinché chi sta male venga ben curato dal servizio pubblico”, ha aggiunto Schifani facendo un cenno velato a uno dei principi cardine del piano.

Stop ai reparti-doppioni

Il documento con la nuova rete degli ospedali siciliani prevede infatti la cancellazione dei reparti doppioni tra ospedali vicini. Una mossa che non dovrebbe toccare il numero complessivo di posti letto, dal momento che le realtà chiuse verrebbero trasformate in reparti dedicate ad altre specializzazioni.

Il ruolo della commissione Sanità

Ospedali piccoli “salvi”, almeno secondo quanto trapela dall’assessorato. Un piano con la cancellazione tout-court delle strutture, del resto, difficilmente riuscirebbe a superare l’esame della commissione composta da deputati legati ai propri territori. “Ci aspettiamo che il dibattito ed il confronto su temi delicati come la sanità passi prioritariamente dalle sedi istituzionali, e dunque dalla commissione Sanità dell’Ars”, avverte il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro.

Laccoto: “Troviamo le soluzioni insieme”

L’organismo parlamentare, inoltre, ha già messo nero su bianco la necessità di un “lavoro sinergico” tra governo e Parlamento sulla rimodulazione della rete ospedaliera. “Vogliamo dare alla Sicilia una rete ospedaliera moderna ed efficiente, in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini – evidenzia Laccoto -. Giusto l’appello di Schifani ad evitare campanilismi ma dobbiamo trovare le soluzioni insieme”.

Amenta: “Coinvolgere i sindaci”

Il dipartimento, a partire dal 15 ottobre, ascolterà i direttori generali di Asp e ospedali delle tre città metropolitane: Palermo, Catania e Messina. A fine mese gli stessi manager saranno ascoltati in commissione, dopo toccherà anche ai sindacati e ai Comuni. “Auspico il coinvolgimento dei sindaci”, mette in guardia il presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, ricordando il ruolo di “massima autorità sanitaria locale” delle fasce tricolori.


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