Sanità, Uil Catania: "Da Asp| immobilismo in gestione ospedali - Live Sicilia

Sanità, Uil Catania: “Da Asp| immobilismo in gestione ospedali

Sull'argomento era già intervenuto il Codacons. "La denuncia odierna della UIL sullo stato della sanità catanese - si legge in una nota - non fa altro che confermare quanto da anni evidenziamo con forza e con iniziative anche legali".

la polemica
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CATANIA – “Da parte dell’Asp di Catania dobbiamo constatare un totale immobilismo che sta creando seri problemi nella gestione degli ospedali, soprattutto quelli periferici, e nella gestione dei turni del personale che vengono sovraccaricati a danno della popolazione”. Ad affermarlo sono gli esponenti della segreteria provinciale, aziendale e la r.s.u della Uil FPL Pippo Palumbo e Orazio Lopis, che denunciano “l’inerzia da parte della direzione” nel cercare di affrontare le varie problematiche dell’Asp “nonostante – dicono i sindacalisti – i nostri continui e ripetuti appelli e i nostri sforzi nel cercare di istaurare un rapporto basato sul reciproco confronto e sulla collaborazione al fine di risolvere tutti insieme le problematiche contrattuali e quelle relative all’applicazione del decreto della rimodulazione della rete ospedaliera”. I sindacati sottolineano come in relazione alla carenza di personale sanitario e amministrativo in tutti i presidi ospedalieri e nei distretti sanitari dell’Asp, come a Paternò, Biancavilla, Bronte, Acireale, Giarre, Militello Val di Catania e Caltagirone “si sono create difficoltà legate alla gestione dei servizi”. I due esponenti sindacali fanno altresì notare come “ancora non si sappia nulla del punto nascita di Bronte”, di come ci sia la “mancanza di pronta disponibilità” per i pediatri nell’ospedale di Paternò dopo la chiusura dell’unità operativa di pediatria e la soppressione del punto di intervento pediatrico. “nfine – concludono Lopis e Palumbo – non possiamo non citare le lunghe liste di attesa per gli esami radiologici come la risonanza magnetica, il depotenziamento del laboratorio analisi dell’ospedale di Paternò, la mancata corresponsione delle somme arretrare ai lavoratori relative al 2011, 2012 e 2013 e il pagamento degli arretrati dei fondi TUR dal 2010 a oggi”. Sull’argomento era già intervenuto il Codacons.

“La denuncia odierna della UIL sullo stato della sanità catanese – si legge in una nota – non fa altro che confermare quanto da anni il Codacons evidenzia con forza e con iniziative anche legali. Dinanzi a tutto ciò cosa è avvenuto? Il Codacons si chiede cosa fanno le istituzioni, si chiede come reagisce l’Assessore regionale competente. Tutto sembra normale: le lunghe liste di attesa, la situazione degli ospedali, il sovraccarico dei turni del prsonale medico e paramedico, l’affollamento. Non bisogna rassegnarsi, ribadisce il Codacons, e denunciare tutto, In questo senso il Codacons invita il Ministro della Salute a ordinare una ispezione sullo stato della sanità catanese, verificando il rispetto delle norme, la congruità dei turni, le liste di attesa e tutto ciò che, alla fine dei conti, artreca gravi danni alla salute dei cittadini, sempre più spesso costretti a fare ricorso alle prestazioni private”.

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