Sant'Agata, non piace l'ex mercato |Gli operatori boicottano la fiera - Live Sicilia

Sant’Agata, non piace l’ex mercato |Gli operatori boicottano la fiera

L'eclatante protesta che ha, di fatto, svuotato la sede scelta dall'amministrazione e fatto fallire il tradizionale appuntamento. Operatori e associazioni di categoria hanno deciso di non montare. L'assessore Mazzola: "Hanno avuto paura dell'innovazione". #LiveSAGATA
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CATANIA – Location inadatta, pochi visitatori, distanza dai luoghi della festa. Gli operatori boicottano la fiera di sant’Agata che, per la prima volta nella storia recente della città e dei festeggiamenti in onore della Patrona, è come se non ci fosse. Di ieri mattina, infatti, l’eclatante protesta degli ambulanti, associati a Confcommercio e Cidec, che hanno deciso di non montare gli stand, anzi di lasciarli vuoti, andando via. Lasciando la città, di fatto, senza il tradizionale appuntamento e le organizzazioni di categoria in difficoltà. Le spese, infatti, pare siano state anticipate, come spiegano dalla Fiva. “Avrebbero dovuto montare una cinquantina di operatori – affermano i rappresentanti della Fiva Confcommercio, sindacato degli ambulanti – ma hanno montato appena in venti, lamentando la location scelta e l’assenza di visitatori. Per questo – aggiungono – hanno deciso di non montare. Uno scherzetto – proseguono – che a noi ci è costato 13 mila euro in pubblicità e altri aspetti”.

Si tratta degli commercianti che avrebbero dovuto lavorare all’esterno dell’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena: l’interno era stato riservato ai consorzi e alle associazioni di categoria, alle produzioni di eccellenze della terra. Anche loro, che non avrebbero rispettato gli orari di apertura, avrebbero deciso di seguire i colleghi e non aprire gli stand per via dell’assenza di visitatori.

Insomma, la scelta dell’ex mercato ortofrutticolo come location per ospitare la fiera sembra sia stata un flop, almeno per gli operatori – e, di conseguenza, per la fiera tutta – che continuano a chiedere gli spazi della Villa Bellini.”Abbiamo sperimentato piazzale Sanzio e il piazzale del porto – proseguono i rappresentanti degli ambulanti, ma sono luoghi che, per gli operatori, non vanno bene. Serve un luogo centrale e toccato dalla processione. Noi abbiamo avviato un dialogo costruttivo con l’amministrazione – aggiungono – ma la difficoltà è parlare con gli ambulanti”. Che pare non abbiano più intenzione di partecipare se non verranno accontentati.

Dal canto suo, l’assessore alle attività produttive, Angela Mazzola, si dice dispiaciuta per quanto accaduto, ma intenzionata a portare avanti l’idea che ha caratterizzato l’organizzazione della fiera di quest’anno: coniugare tradizione e innovazione, con la presenza dei commercianti ambulanti, da una parte, e le eccellenze del territorio dall’altra. Trasformando, seppur a piccoli passi, la mentalità di chi rifiuta di assumere una mentalità imprenditoriale. Oltre questo, l’idea era anche quella di fare dell’ex mercato ortofrutticolo, un centro fieristico vero e proprio. “Gli operatori hanno avuto paura – afferma l’assessore. Non hanno ci hanno creduto e hanno preferito smontare. Io rimango dell’idea che la manifestazione vada svecchiata e modernizzata. In una parola rinnovata. Inoltre – aggiunge – l’idea era quella di organizzare un vero e proprio evento fieristico”.

Non solo. Nelle intenzioni della Mazzola, proprio come affermato in occasione dell’inaugurazione di giorno 2, c’era poi la volontà di portare la festa in periferia. “La collocazione in quest’area – aveva spiegato – vuol essere un riconoscimento anche ai più popolosi quartieri – la presenza della candelora dei rinoti va letta proprio in questa chiave – e dà forza al progetto che coltiviamo come Amministrazione, quello cioè di un sito fieristico per Catania”. Idee che l’assessore è intenzionata a portare avanti per dare una nuova veste al tradizionale appuntamento. “Occorre modernizzare – conclude – anche per reggere la concorrenza dei grandi centri. La politica deve portare avanti le idee che fanno crescere la città”.

 

 


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