Scatta il fermo per l'Open Arms, venerdì Salvini a processo a Palermo

Scatta il fermo per l’Open Arms, venerdì Salvini a processo a Palermo

Nave bloccata nel porto di Marina di Carrara. Interrogazione del Pd
MIGRANTI
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PALERMO – Imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, Matteo Salvini domani, venerdì 6 ottobre, sarà a Palermo per l’udienza del processo Open Arms, dove non ci sarà il teste Richard Gere perché impegnato sul set di un film. Per la ong spagnola, però, è una vigilia complicata: per la seconda volta la nave è stata bloccata nel porto di Marina di Carrara, dove aveva attraccato mercoledì con 176 migranti, per un fermo amministrativo di 20 giorni e multata per alcune migliaia di euro.

Il provvedimento

Come già accaduto per lo sbarco del 22 agosto, il provvedimento è stato adottato per il mancato rispetto da parte della Ong del decreto che vieta i salvataggi multipli in mare. Anche nell’ultima missione la Open Arms aveva compiuto diverse azioni di soccorso. La notifica del provvedimento da parte delle autorità italiane è stata contestata dalla ong.

“Il nostro reato? Aver salvato 176 persone nel Mediterraneo centrale – scrive nei social – la frontiera più pericolosa della terra. Da otto anni a questa parte assistiamo ad un assurdo capovolgimento della realtà”. I migranti, che avevano lasciato la nave in nottata, sono stati smistati in diversi centri di accoglienza di Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Veneto.

Interrogazione parlamentare del Pd

Protestano senatori e deputati del Pd eletti in Toscana che preparano una interrogazione parlamentare: “Di nuovo un fermo amministrativo e una multa per Open Arms; un provvedimento, se possibile, ancora più intollerabile del precedente per chiunque abbia un briciolo di umanità. Perché, questa volta, l’equipaggio della nave ha salvato soprattutto minori: cosa avrebbero dovuto fare i volontari lasciar morire in mare bambini e ragazzi?”.

Ancora sbarchi in Sicilia

Anche se con una intensità minore rispetto alle scorse settimane, in Sicilia gli sbarchi non si fermano: 4 a Lampedusa e uno rispettivamente a Pantelleria e Pozzallo. Cinquantotto migranti sono giunti nell’isola delle Pelagie, dopo che i barchini sui quali viaggiavano sono stati soccorsi da Capitaneria di porto e da un assetto svedese di Frontex, a Lampedusa: 17 tunisini sono stati assistiti dalla motovedetta Cp281, mentre gli altri 41 sono stati soccorsi al largo delle coste.

Sull’isola erano già sbarcate 48 persone su una imbarcazione di 10 metri in metallo intercettata da una motovedetta della Guardia di Finanza. Altri 108 migranti sono arrivati a Pantelleria, dove nel centro di accoglienza, nell’ex caserma Barone, ci sono al momento 390 persone. I tunisini arrivano direttamente nell’isola con piccole imbarcazioni. L’ultima nave a sbarcare è stata la Louise Michel attraccata a Pozzallo con 83 migranti salvati in due distinte operazioni nei giorni scorsi.


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