Schifani: "In Sicilia puntiamo a un modello di sanità d'eccellenza"

Schifani: “In Sicilia puntiamo a un modello di sanità digitale d’eccellenza”

Il convegno e gli interventi dei relatori. Video
siracusa
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SIRACUSA – “Il futuro che intendiamo costruire anche in Sicilia sta nell’integrazione tra intelligenza artificiale, big data e competenze cliniche. Grazie alle risorse del Pnrr stiamo imprimendo un’accelerazione senza precedenti alla trasformazione digitale della sanità regionale. Mi riferisco alla piena implementazione del Fascicolo sanitario elettronico 2.0, che diventerà il fulcro dell’ecosistema di cura; alla capillare diffusione, anche nei territori più disagiati e nelle isole minori, della telemedicina per un’assistenza più vicina al cittadino”.

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervenendo al Logos&Téchne, Forum della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) in corso nell’auditorium “Paolo Orsi” a Siracusa.

Schifani: “In Sicilia puntiamo sull’eccellenza”

“Stiamo già esplorando – ha proseguito Schifani – applicazioni concrete per il governo delle liste d’attesa, non solo con sistemi avanzati di recall, ma anche con strumenti predittivi per ottimizzare i percorsi. Guardiamo con interesse a modelli capaci di prevedere e gestire i flussi nei Pronto soccorso, per ridurre il sovraffollamento e migliorare i tempi di intervento. Il nostro obiettivo è una sanità più efficiente, predittiva e personalizzata, dove la tecnologia liberi risorse e tempo per una rinnovata centralità della relazione umana tra medico e paziente. La Sicilia vuole essere protagonista di questa rivoluzione, costruendo un modello di sanità digitale che sia un’eccellenza per il Paese”.

“Il mio costante impegno – ha concluso il presidente della Regione – è rivolto agli investimenti per potenziare la sanità pubblica: nuovi ospedali, dal policlinico di Palermo al centro di eccellenza pediatrica anch’esso nel capoluogo sino al nuovo ospedale di Siracusa, per il quale siamo a un passo dall’avvio della relativa gara. In più, massicci reclutamenti di personale, 9mila lavoratori stabilizzati e una vera transizione digitale al servizio dell’assistito per affrontare, con le case e gli ospedali di comunità, la sfida di una rigenerata medicina di prossimità territoriale al servizio della comunità siciliana”.

La cardiochirurgia di Taormina: “Lavoriamo in silenzio”

Schifani ha poi parlato del reparto di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: “Noi stiamo lavorando in silenzio senza fare annunci. L’ho sempre detto: abbiamo una norma nazionale del decreto Balduzzi che fissa in 15 unità cardiochirurgiche per 5 milioni di abitanti e noi abbiamo 5 milioni abitanti, ma questo stato di cose lascia la presenza di 24-25 posti letto. Stiamo lavorando in silenzio per trovare una soluzione. L’ho garantito ai genitori e agli abitanti e gli ex genitori dei pazienti della cardiochirurgia quando li ho incontrati”.

“Il tema è complesso – ha aggiunto il presidente della Regione – però devo dare atto della grande sensibilità del ministro Schillaci. Il tema è il confronto col Mef perché siamo ancora, spero per poco, una Regione sotto Piano di rientro. Stiamo lavorando e ho dato mandato all’assessore di rientrare da questo piano dove siamo anacronisticamente dentro assieme ad altre regioni. I conti sono in ordine e stiamo sistemando alcuni aspetti”.

“Il mio obiettivo – ha detto ancora Schifani – è quello di fare in modo che entro la legislatura la Sicilia esca da questa forma di commissariamento. Devo dire che questo commissariamento crea problemi nel rapporto con la finanza pubblica, con il Mef, per cui siamo degli osservati speciali. Ma confidiamo che con un confronto serio anche col Mef si possa trovare una soluzione. Il nostro obiettivo è quello di salvare il reparto, certo. In caso contrario avremmo fallito la missione”.

Schillaci: “IA strumento per le liste d’attesa”

“L’intelligenza artificiale essere uno strumento per gestire le liste d’attesa in sanità – ha esordito il ministro della Salute, Orazio Schillaci -. Può contribuire a dare indicazione ai medici prescrittori sugli esami più utili da fare ed evitare magari esami che non sono appropriati”.

“La Regione Piemonte, ad esempio, ha recentemente annunciato che nel 2026 entrerà a pieno regime il nuovo CUP integrato all’intelligenza artificiale”, ha aggiunto intervenendo al convegno. Di recente proprio la Fiaso ha presentato i dati di uno studio pilota condotto in Puglia che mostra come gli algoritmi possano supportare i medici nella prescrizione di tac, risonanze ed ecografie.

“L’Ia – ha proseguito il ministro – può ottimizzare i processi di prenotazione perché, tra tanti esami, dobbiamo anche capire quali vanno fatti e quando. Perché gli esami vanno fatti quando servono, a chi servono e nei tempi giusti”.
Inoltre, l’intelligenza artificiale può dare man forte nei territori più svantaggiati e “supportare i medici che magari hanno una minore esperienza”.

Taormina, l’impegno di Schillaci

“A noi, come alla Regione Siciliana – ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci – sta a cuore il reparto di cardiochirurgia pediatrica, ci stanno a cuore i piccoli bimbi affetti da queste patologie, le loro famiglie, i loro genitori, quindi credo che a breve ci vedremo a Roma con i tecnici della regione Sicilia, con i tecnici del ministero per trovare la migliore soluzione sempre e solo nell’interesse dei pazienti”.

Intelligenza artificiale, le parole di Romano

“L’IA e’ una risorsa per una sanita’ piu’ efficiente ed accessibile. Riduce la burocrazia e migliora le cure. La centralita’ della persona non e’ in discussione. Le liste d’attesa lunghe in sanita’ sono inaccettabili”.

Cosi Saverio Romano, presidente della Commissione per la Semplificazione intervenendo a Siracusa alla prima giornata del Forum Fiaso al convegno su Intelligenza Artificiale per il futuro della sanità che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del ministro della Salute Orazio Schillaci.

“L’Intelligenza Artificiale – aggiunge Romano – sta rivoluzionando la sanità, dalla prevenzione alla cura personalizzata. È necessario esplorarne l’impatto sul Servizio Sanitario Nazionale per distinguere il progresso reale dalle aspettative eccessive, valutando opportunità, evidenze scientifiche e sostenibilità economica, con un focus sulle sfide della sua implementazione concreta. Non serve un approccio fideistico ma neppure uno timoroso”.

E ancora, spiega il presidente della commissione Semplificazione: “Nell’ambito dell’indagine conoscitiva che sta svolgendo la Commissione Semplificazione sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, sta rivestendo ampio spazio il tema della sanità digitale. L’obiettivo principale è quello di trasformare il SSN in digitale al fine di renderlo più sostenibile ed efficiente, in grado di rispondere ad una popolazione sempre più complessa e fornirgli cure migliori attraverso la semplificazione dei rapporti tra cittadino ed organizzazioni sanitarie”.


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