Speriamo che lo giudichino giudici seri .
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Portateli a casa dell'ex sindaco Orlando lui e' sicuro che li ospita e sarebbero in buone mani.
Differenziata e a che a serve sono tutti parassiti papponi e poi tutta sta spazzatura finisce tutta assieme x cui e tutto un magna magna..
Nemmeno Dionisi o uno migliore di lui può tirare il sangue dalle rape. I giocatori del Palermo sono quelli che vediamo ogni partita: molto mediocri.
Spiacente ma la legge è uguale per tutti.
Complimenti per l’analisi lucida e profonda dell’articolo.
Sciascia fu “linciato” per quell’ articolo sui “professionisti dell’antimafia”. Dopo anni ci accorgiamo che aveva ragione. Sciascia aveva sbagliato obiettivo ma l’analisi e la denuncia era perfetta. Sciascia aveva compreso che il concetto ” il sospetto è l’anticamera della verità” era un modo per eliminare , tramite il “mascariamento” gli avversari politici. Le denunce a Falcone e al maresciallo Lombardo sono due esempi tragici di tale strategia.
Come ben ricordi nel tuo articolo, lo stesso Mori, in uno dei suoi libri , ammetteva infatti: “La qualifica di mafioso […] venne spesso usata in perfetta malafede ed in ogni campo, compreso quello politico, come mezzo per compiere vendette, per sfogare rancori, per abbattere avversari”.
Alla mafia si è contrapposta un “antimafia” che non ha niente da invidiare all'”originale”.
A proposito del fascismo, la Sicilia non è stata mai fascista , ma la mafia si è servita del fascismo ( come in seguito di certi partiti politici) , per continuare a governare.
Il Prefetto Mori fu allontanato dalla Sicilia quando le sue inchieste sulla mafia cominciarono a toccare i vertici del partito fascista siciliano. Tali personaggi erano fascisti come Lima e Ciancimino erano democristiani.
Il trasformismo non l’ha inventato Sciascia.
Intanto complimenti per l’articolo.
Oltre ai “professionisti dell’antimafia” esistono i “professionisti dell’antifascismo”:
Quello del fantomatico ritorno di regimi autoritari morti e sepolti è il più classico degli spauracchi cavalcati dalle sinistre e dai liberali per seminare terrorismo ed indurre la gente a farsi gli affari propri, evitare di parlare e di esporsi con idee scomode (scomode per i vari Pd, si capisce), lavorare, star zitta, pagare tasse e al più baloccarsi col pallone, i motori, la tv e le polemiche da reality. Lo stato italiano di questi signori è uno stato senza nazione, dove il popolo paga tasse ed è atterrito dai reati d’opinione. E poi il problema sarebbe il fantascientifico ritorno dei vari… “il” nazismo ed “il” fascismo, certo!
L’unica dittatura oggi esistente, concreta ed implacabile, è quella del dogmatismo antifascista, spalleggiato dalla sinistra, dai vari Soros di turno, dalle lobby mondialiste e dal desiderio di castrare nazioni come Italia per tenerle controllate e manovrarle come marionette a proprio uso, abuso e consumo.
Questo è “un” fascismo, “un” nazismo.
Fortunatamente l’elettorato europeo non vuole più prestare anacronisticamente il fianco alle buffonate dell’antifascismo di facciata, dietro cui stanno loschi pupari.