Scommesse clandestine e cavalli | Ecco i 18 che rischiano il processo - Live Sicilia

Scommesse clandestine e cavalli | Ecco i 18 che rischiano il processo

Appostamenti e intercettazioni hanno smascherato un presunto giro di scommesse al mercato nero dell'ippodromo di Palermo. Alcuni indagati rispondono di associazione. Gli scommettitori potrebbero cavarsela pagando una semplice oblazione. IL VIDEO

PALERMO – Un giro di scommesse da mezzo milione di euro in due anni. Gli allibratori abusivi avrebbero avuto un gran da fare all’ippodromo La Favorita di Palermo.

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per 18 persone accusate di aver gestito il mercato nero delle puntate. L’associazione a delinquere semplice viene contestata a Carlo Di Maio, Pietro Romeo, Giuseppe Morreale e a quattro componenti di un unico nucleo familiare: Giovanni, Giuseppe, Antonio e Maurizio D’Arpa. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda poi una sfilza di giocatori: Giancarlo e Maurizio Dentici, Gerlando Perez, Giacomo Guccione, Cosimo Di Maio, Giovanni Di Stefano, Pasquale La Barbera, Vito Ciraulo, Giuseppe La Licata, Massimiliano Gibbisi, Gianluca Morghese. A loro viene contestato il solo reato di gioco clandestino e in caso di rinvio a giudizio potrebbero cavarsela con il pagamento di un’oblazione.

“Ci auguriamo che non si arrivi al processo – spiegano gli avvocati Rocco Gullo e Pierfrancesco Campo -. In caso contrario contiamo di dimostrare la totale estraneità degli imputati ai fatti contestati”.

L’indagine ha avuto origine nel 2010, anche sulla base di analisi statistiche curate dagli enti organizzatori delle corse dei cavalli, che segnalavano un decremento delle puntate raccolte attraverso il circuito ufficiale. E così sono scattati gli appostamenti e le intercettazioni dei finanzieri e sono spuntate le telecamere nascoste all’interno dell’ippodromo palermitano. Sono decine gli incontri fra allibratori abusivi e scommettitori filmanti dalle fiamme gialle. Pochi minuti prima dell’inizio delle corse in molti, anziché effettuare le puntate negli sportelli abilitati, si sarebbero rivolti al mercato clandestino delle scommesse, attirati dalle quote più alte in caso di eventuale vincita.

Un centinaio le puntate sospette che sarebbero state raccolte ogni giorno e che hanno finito per condizionare in modo indiretto i pronostici delle corse. Secondo il regolamento per le scommesse sulle corse, infatti, la quota di un singolo cavallo sul totalizzatore nazionale è determinata dal flusso delle puntate ufficiali. Un sistema che determina il cavallo “favorito”. Più si scommette su un singolo binomio cavallo-fantino e più si abbassa la quota quota offerta.


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