"Scongelato" l'incarico di Palma | Resterà avvocato generale - Live Sicilia

“Scongelato” l’incarico di Palma | Resterà avvocato generale

Romeo Palma

A capo dell'Ufficio legale di Palazzo d'Orleans dal 2010, l'esecutivo regionale aveva deciso di "valutare l'opportunità" del rinnovo del contratto al magistrato contabile. La conferma, alla fine, è arrivata: Palma sarà dirigente esterno per altri tre anni.

PALERMO – Il suo incarico di avvocato generale della presidenza della Regione siciliana era stato congelato i primi di febbraio, ma da qualche giorno Romeo Palma è stato confermato dirigente dell’Ufficio legislativo e legale di Palazzo d’Orleans.

Un ruolo che il magistrato ricoprirà ancora per tre anni. Per la conferma, arrivata in ritardo rispetto alle ‘proroghe’ dei contratti ad altri sei dirigenti generali della Regione, era necessario prima un approfondimento. Perché la carica di avvocato generale Palma la ricopre dal 2010, quando è diventato uno dei tre superburocrati esterni della Regione (come lui anche Patrizia Monterosso e Marco Lupo) e qualche settimana fa la giunta aveva deciso di riflettere sull’opportunità di confermare o meno il contratto.

Il via libera è arrivato con una delibera del 24 febbraio scorso, con la quale il governo regionale ha ribadito la necessità di “dar seguito al processo di riorganizzazione, innovazione, razionalizzazione e, conseguentemente, valorizzazione dell’ufficio legislativo e legale” già avviato dal magistrato della Corte dei Conti. Proprio la sua qualifica, infatti, consentirebbe – si legge nella delibera firmata dal presidente della Regione Rosario Crocetta – “di individuare con immediatezza il contributo di professionalità ed esperienza direttamente legato all’attività del settore”.

Palma, insomma, per il governo ha le carte più che in regola. “Un soggetto indiscutibilmente in possesso del requisito di particolare e comprovata qualificazione professionale” continua il documento. Professionalità che, a quanto pare, non è stata trovata in nessun altro soggetto interno all’amministrazione regionale. “I requisiti non sono rinvenibili nei ruoli dell’amministrazione – è spiegato nella delibera di giunta – e un’altra figura non avrebbe potuto dar seguito al lavoro già intrapreso”.


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