Scontro Rap-Comune sulle fatture| Marino: "I nostri conti a posto" - Live Sicilia

Scontro Rap-Comune sulle fatture| Marino: “I nostri conti a posto”

Gli uffici di Palazzo delle Aquile e della partecipata duellano a suon di note scritte su gestione sinistri e rifacimento strade. Occhipinti (Idv): "La Rap va pagata". Russo (Misto): "Aspettano 27 milioni". Marino: "Rapporti sereni".

PALERMO – Nuovo nome, nuovo contratto di servizio ma stessi problemi del passato. La vita della Rap è tutt’altro che facile: l’azienda che ha preso il posto della fallita Amia sta infatti “duellando” con gli uffici comunali per farsi pagare le fatture. In tutto, secondo quanto emerso in una audizione della Settima commissione di Palazzo delle Aquile e riportato dagli uffici dell’ex municipalizzata, la Rap attende il pagamento di ben 27 milioni di euro. Di questi 16 per il servizio di rifiuti, mentre gli altri 11 si dividono fra gestione sinistri e manutenzione strade.

Un fuoco su cui il presidente della Rap, Sergio Marino, getta acqua: “I numeri non sono questi, la nostra situazione è serena così come i rapporti con il Comune”. Ma sta di fatto, però, che tra gli uffici della Rap e gli uffici di Palazzo delle Aquile è in corso da mesi una fitta corrispondenza, specie sul fronte della gestione sinistri e della manutenzione stradale. Uno scambio epistolare condito di termini tutt’altro che amichevoli: danno erariale, motivazione erronea e contraddittoria, riscontro censurabile e reticente, polemica richiesta, riprovevole condotta.

Ma quali sono i problemi? Il primo riguarda la gestione dei sinistri: un aspetto del contratto di servizio che da solo vale oltre 2 milioni di euro. Il problema è che gli uffici comunali, al momento della discussione in consiglio, hanno dato parere di congruità su tutto il contratto, tranne che sulla gestione sinistri. E l’attuale dirigente, Domenico Verona, ha sì liquidato i compensi ma senza esprimere la congruità sulle singole spese, come prevedrebbe il regolamento di contabilità, lamentando di fatto le carenze del contratto. Una scelta che ha mandato su tutte le furie la Rap, che ha battuto i pugni sul tavolo per i pagamenti, anche se la Ragioneria si è schierata dalla parte di Verona.

Ma non è finita qui. Gli uffici comunali lamentano anche la carenza di penali e sono emersi gravi contrasti con la Rap anche per la manutenzione delle strade che vale quasi dieci milioni. Il caso è arrivato sul tavolo della commissione Bilancio ed è stato anche oggetto di riunioni fra i dirigenti ai massimi livelli, con il sindaco Orlando che, raccontano, sarebbe andato su tutte le furie. Come se non bastasse, l’aver inserito le somme per Rap nei capitoli per le spese in conto capitale ha aggravato la situazione, visto che alcune sono invece di spesa corrente e che il bilancio consente solo pagamenti in dodicesimi. In pratica, siccome il capitolo di spesa non è quello giusto, senza un intervento ad hoc i pagamenti sono bloccati. La Ragioneria ha perciò restituito i provvedimenti e adesso proverà a correre ai ripari.

“La Rap aspetta corrispettivi milionari del 2014 e del 2015 per servizi come la manutenzione strade e la gestione sinistri, affidati secondo una forzatura interpretativa. La Rap avrà le sue responsabilità, perché gli investimenti programmati sono sicuramente insufficienti, ma l’amministrazione la metta in condizione di poter lavorare senza fare scaricabarile”, dice il capogruppo Idv Filippo Occhipinti. “Si tratta di fatture che vanno da giugno a oggi – dice il presidente della commissione Bilancio Mimmo Russo – è una beffa che stiamo facendo alla nostra società partecipata perché stiamo provocando un danno, come si faceva con Amia. Chiariremo tutto a stretto giro di posta, in commissione abbiamo interessato tutti i soggetti coinvolti per risolvere la vicenda”.

Tutto qui? No, perché ci sarebbero anche altri due problemi nei conti della Rap. Il primo riguarda la manutenzione strade: il contratto prevede uno stanziamento di 18 milioni di euro l’anno, di cui 14,8 per servizi e il resto per pronto intervento. Ma nel 2014, in bilancio, ci sono solo 11,4 milioni euro. Il secondo invece è relativo al servizio di igiene ambientale per il quale nel 2014 sono stati stanziati 111,5 milioni di euro, ma la Rap ha presentato fatture per 118. Insomma, una differenza di 6,6 milioni tra quanto stanziato e quanto speso.

“Un buco in piena regola che non vorremmo veder coprire con l’ennesimo debito fuori bilancio – attacca il Occhipinti – il problema, come sempre, sta nel fatto che questa amministrazione prevede somme insufficienti per poi ritrovarsi a fronteggiare le emergenze con i debiti fuori bilancio. Strade e marciapiedi sono ridotti in uno stato pietoso, quindi delle due l’una: o hanno sbagliato i conti o Rap non onora il contratto. La verità è che il contratto non prevede penali per la manutenzione strade e la società ne fa meno di quanto previsto”. “La differenza fra lo stanziato nel 2014 e lo speso da Rap dipende dai servizi a richiesta, non ci sono buchi in bilancio – replica però Russo – se l’amministrazione ha chiesto ulteriori servizi, deve pagarli con altri capitoli di spesa”.

“I numeri non sono questi, la cifra in questione è molto inferiore a 27 milioni e si stanno pagando alcune fatture – spiega Marino – siamo sereni e sono tranquillo nei rapporti con il Comune. Altri accendono il fuoco, io lo spengo. La differenza in bilancio? Sono servizi fatti per conto terzi, la nostra situazione economica è tranquilla rispetto agli anni di Amia. I bilanci sono in attivo”.

 


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