Scoperta piantagione di marijuana |Manette per quattro persone - Live Sicilia

Scoperta piantagione di marijuana |Manette per quattro persone

La guardia di finanza ha scovato una piantagione di "erba" sorvolando con l'elicottero la zona di corso Calatafimi alta, a Palermo. E smascherato quattro persone: Cristian Attardi, Antonino Cascio, Vincenzo Cascio, Vincenzo Cusimano (nella foto da sinistra), sulla carta braccianti agricoli, ma secondo le indagini gestori dello smercio di droga.

Palermo, nomi e foto degli arrestati
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La Guardia di Finanza di Palermo ha scoperto una piantagione di canapa indiana a Palermo; l’operazione si è conclusa con l’arresto di quattro persone e il sequestro di oltre cento chilogrammi di marijuana. Si tratta di: Cristian Attardi, 25 anni; Antonino Cascio, 48 anni; Vincenzo Cascio, 24 anni; Vincenzo Cusumano, 30 anni. Tutti palermitani.

L’indagine ha preso le mosse da una ricognizione aerea svolta qualche giorno fa da un elicottero delle Fiamme Gialle, durante la quale l’attenzione dell’equipaggio è stata attirata da un’area nella parte alta della zona di corso Calatafimi. I successivi accertamenti hanno consentito di riscontrare la presenza di una piantagione di marjuana, visibile solo dall’alto.

La videosorveglianza dell’area, subito disposta dalla magistratura, ha portato all’identificazione di alcuni giovani che stavano provvedendo alla rimozione delle piante. Dopo avere espiantato la coltivazione, le Fiamme Gialle hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari sequestrando oltre 106 Kg. di marjuana per la gran parte in stato di avanzata essiccazione e pronta per il confezionamento.

I quattro soggetti, arrestati in flagranza di reato con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti, sono stati trasferiti in carcere. Gli arrestati, tutti palermitani, tre dei quali con precedenti specifici, svolgevano come attività di “facciata” quella di operai agricoli ma, in realtà, avevano messo in piedi una efficiente organizzazione, in grado di gestire l’intera “filiera” del commercio di droga: dalla coltivazione, alla lavorazione, al confezionamento, fino allo spaccio. Una volta immessa sul mercato, l’ingente quantitativo di droga avrebbe potuto fruttare al gruppo fino a mezzo milione di euro.


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