Scordato: "Chi non accoglie i migranti non è un cristiano"

Scordato: “Chi non accoglie i migranti non è un cristiano”

Il dramma delle persone al porto di Catania. "Anche Hitler...".

“Chi non accoglie gli ultimi, i migranti nel caso specifico, non è un cristiano e non può dirsi tale. Non c’è nemmeno bisogno di un teologo per stabilire una cosa talmente evidente”.

Padre Cosimo Scordato, dalla ‘sua’ Palermo, osserva i giorni e le notti al porto di Catania. Osserva il triste rito dei corpi sospesi e delle voci che gridano, nella notte, per chiedere soccorso. Ed è un contrappasso amarissimo per un sacerdote che ha sempre lottato per i sofferenti, cercandoli e trovandoli.

Padre Cosimo, quali sono i suoi pensieri?
“Io distinguo subito l’aspetto giuridico della questione, peraltro assai controverso, da quello della giustizia e dell’umanità. A chi dice: seguo i decreti e le norme, rispondo che anche Hitler seguiva le sue leggi. La barbarie nazista era formalmente a posto”.

Siamo al cospetto di un diktat di quella natura, secondo lei?
“Dico solo che ogni decisione deve essere rispettosa dei bisogni e della sofferenza delle persone. E non lo è se si traduce in una dimostrazione di forza contro chi è debole. Se questa è la legge, non va bene”.

Il problema delle migrazioni è immane.
“Tutta l’Europa deve impegnarsi e attuare quegli orizzonti che erano stati già indicati. Le popolazioni vanno aiutate con progetti concreti, perché ognuno possa vivere con dignità e serenità”.

E l’Italia?
“Da noi ci sono terre incolte, paesi spopolati, lavori in disuso. Le persone migranti possono essere una opportunità per far rivivere luoghi ed esperienze che non ci sono più. Una occasione di reciproca felicità”.

Intanto, c’è chi non può scendere dalla nave.
“Non accogliere non è compatibile con l’essere cristiani, ripeto. La generosità è un banco di prova e non si misura con l’esibizione del crocifisso, ma accogliendo loro che sono i crocifissi!”. (Roberto Puglisi)


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