"Scuole chiuse a Palermo? Alla fine pagano i bambini" - Live Sicilia

“Scuole chiuse a Palermo? Alla fine pagano i bambini”

Commenti

    Ma pagano cosa? La situazione è quella che è, e pensare di avere il controllo di una malattia respiratoria è utopia. La colpa non è di nessuno.

    Lettera lucida quanto appassionata da sottoscrivere senza se e senza me. Mio figlio frequenta la terza media ed ha accettato senza pipitiare di seguire i percorsi obbligati per evitare la promiscuità e gli assembramenti all’entrata e all’uscita da scuola, di indossare la mascherina per 5 ore (impresa ardua anche per noi adulti), di igienizzare continuamente le mani, di rinunciare allo sfogo liberatorio della ricreazione, di fare educazione fisica al banco, … Ho visto l’impegno della scuola a ricavare nuove aule, a disegnare planimetrie, a scrivere circolari di rigore ministeriale, nel merito e nella forma … ho visto professori insegnare con la mascherina e a vigilare sul rispetto delle regole, arrivando addirittura (e giustamente) a censurare i ragazzi quando parlano ad alta voce (complice l’età e le mascherine) perché così favoriscono il diffondersi del droplet …
    In alcune scuole ho saputo che i ragazzi, per mancanza di spazi, hanno accettato di frequentare a turno la scuola, mentre altri seguivano da casa …
    Tutto pur di non ripetere l’esperienza della primavera scorsa!
    E adesso, con quello che sembra il solito capriccio da prima donna, il Sindaco cancella con il tratto di penna della sua firma al piede di un editto, l’impegno delle uniche categorie rispettose delle regole, insegnanti e studenti, relegandoci di nuovo alla DAD … e a poco vale avere la connessione internet degna della NASA o il MAC di ultima generazione … resta il fatto che torneremo alle sveglie pigre … alla solitudine della interazione con uno schermo … la vita da tridimensionale a bidimensionale!
    E perché? Non perché sia stata dimostrata la pericolosità della scuola palermitana quale focolaio COVID, ciò che i numeri pubblicati sembrerebbero smentire, ma perché sembra che nessuno gli abbia garantito il contrario. Vi immaginate? Il teatro dell’assurdo.
    E siccome non riceve l’impossibile certificazione, non si sente rassicurato … adeguatamente garantito … e pertanto, alla ricerca di un’esimente dalla (eventuale) responsabilità, chiude tutto … più garantito di così? E adesso lui è in una botte di ferro … e i ragazzi a casa …

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