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Se i detenuti si autotassano…

All'Ucciardone "condizioni invivibili"
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Ristrutturare un bagno e fare una copertura. Non chiedono molto i detenuti del settore 7 del carcere Ucciardone di Palermo e per ottenere che siano fatti i lavori sono disposti ad autotassarsi di 10 euro ciascuno. E’ l’ultima notizia che arriva dalle carcere filtrata, come di consueta, dal garante dei detenuti, Salvo Fleres. A lui hanno scritto per descrivere la condizione di invivibilità dell’Ucciardone di Palermo.

Sovraffollamento, carenze igieniche e di personale (medico, dell’area trattamentale di Polizia penitenziaria), ridimensionamento delle forniture ed aumento dei prezzi al sopravvitto, sono alcune delle segnalazioni dei detenuti che “chiedono espressamente – spiega Fleres – che fine abbia fatto il piano carceri e, soprattutto, che fine fanno i soldi che dovrebbero essere destinati all’Amministrazione penitenziaria. In presenza di una spiegazione plausibile i ristretti sono disposti a tassarsi per la realizzazione di una copertura e per la ristrutturazione del bagno dei passeggi. Se non arriveranno le risposte e soprattutto se non si provvederà con interventi concreti, i detenuti inizieranno uno sciopero pacifico ad oltranza”. Gli ospiti dell’Ucciardone invitano il ministro Alfano a visitare personalmente il carcere per constatare la realtà”.

“Aggiungo anche il mio invito al ministro Alfano  – conclude Fleres – ad effettuare una visita presso l’Ucciardone per verificare le condizioni di vita all’interno della struttura e gli sforzi che la Direzione ed il corpo di polizia penitenziaria compiono giornalmente per garantire un minimo di vivibilità pur in assenza di adeguati fondi e di personale”.


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