Sea Watch, parla il comandante: | "Rifarei tutto quello che ho fatto" - Live Sicilia

Sea Watch, parla il comandante: | “Rifarei tutto quello che ho fatto”

(Foto Facebook)

Commenti

    Ne porterei un paio a caso dell’avvocato della see watch….vorrei vedere se razzola così bene come predica

    Caro Comandante, L’ art. 21 comma 1 punto H della Legge 689/94 ratifica della convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del Mare prevede che entro le 12 miglia nautiche è vietato il transito a chiunque – tra le 12 e 24 miglia è permesso il transito tranne in alcuni casi, tra i quali il punto H

    h) prevenzione di violazioni delle leggi e regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione dello Stato costiero.

    Va bene il “salvataggio in mare” di navigli che sono in difficoltà, ma questa ormai è diventata la consuetudine di una violazione delle Leggi internazionali per “costringere” uno Stato ad accoglie immigrati clandestini.

    Le Norme Internazionali sono chiare ed il Comandante della nave le ha violate.

    Il principio non è l’accoglienza, ma il rispetto delle Leggi, se si vuole l’accoglienza, eliminiamo la procedura di Visto per gli ingressi degli stranieri e permettiamo a chiunque di venire.

    A chi fa le attinenze con le emigrazioni degli Italiani in svariate parti del mondo voglio ricordare che nessuno Stato ha mai dato cibo, assistenza sanitaria, alloggio e chissà cos’altro, i nostri Nonni e Padri si sono spaccati la schiena contando solo sulle proprie forze ed abilità lavorative, nessuno gli ha mai dato nulla.

    Basta guardarsi in giro per vedere tutti questi immigrati clandestini bighellonare in giro tranquilli e sorridenti, parlare con telefonini di ultima generazione, che molti di noi non possono permettersi ne per se ne per i propri figli, mangiano e bevono a spese nostre (solo Italiane) e poi ci dicono dall’Europa che dobbiamo rispettare i parametri dei bilanci.

    Infine, queste ONG da chi sono finanziate, chi paga le spese e gli stipendi, perchè la Guardia di Finanza non verifica la provenienza dei soldi applicando il protocollo “molecola” tanto sbandierato in Europa.

    Perfino Salvini, marinaio d’acqua dolce, addirittura Capitano, sa che nel mare, quello vero, solo se non ci sei non puoi salvare nessuno. Ma se sei lì hai il dovere di portare aiuto a chi sta per andare a fondo in forza di leggi scritte e non, e per obblighi di umanità. Figurarsi, poi, se la Sea Watch, lì c’era proprio andata, come 40 anni fa quando il governo d’allora inviò navi della nostra flotta a 11 mila miglia dalle coste italiane per strappare da morte certa il maggior numero possibile di quei vietnamiti persi per mare in fuga dal loro paese.
    Ma così non vanno più le cose, perché oggi con la fine di Mare nostrum, di Sophia e le altre, nel Mediterraneo centrale non ci sono più unità navali. Se non le poche navi delle Ong. Contro le quali da quell’interno vista mare, cioè dal ministero di Salvini, è stata schierata la forza armata delle direttive che fingono di non sapere che non c’è un porto sicuro in quel pezzo d’Africa e che nessun reato infamante è stato commesso da quell’equipaggio e dal suo capitano.
    Certo, c’è Capitano e capitano. Meglio il secondo, con la c minuscola.

    Propongo di fare santo subito il capitano, lasciarlo libero affinche in maniera gratuita (?) possa traslocare i cittadini africani in Sicilia, e perchè no, una buona quantità nella propria residenza e un’latra buona quantità da Mogavero.

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Ben venga il ponte sullo stretto , siamo 2024 ridicoli con il trenino sul traghetto. Come qualsiasi "cosa" progressiva che si realizza sarà sicuramente accompagnata da altre strutture, stradali e ferroviarie e aeroportuali. Come dicevano i veri romani di Cesare Roma l'abbiamo arricchita e costruita piano, piano. Mi meraviglia che ancora ci siano Siciliani contrari, forse non hanno mai attraversato lo stretto dentro il treno sul traghetto.

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