Sea Watch3, gip archivia l'inchiesta su Carola Rackete - Live Sicilia

Sea Watch3, gip archivia l’inchiesta su Carola Rackete

Commenti

    peccato doveva essere condannata. se un italiano si permette di fare una cosa simile alle forze dell’ordine viene subito arrestato come giusto che sia. lei raccomandatissima viene assolta.

    bisogna rifare tutta la magistratura eliminando i magistrati di sinistra

    la magistratura si Vergogni

    Lo stato di necessità delle Ong, poiché quello di Carola Rackete non era altro che la necessità di piegare la volontà di uno Stato alla volontà di un’organizzazione che direttamente o indirettamente sembra molto contribuire al commercio di carne umana, dunque, in forza di un’interpretazione ideologica della legge, diventa prioritario nei confronti delle esigenze di uno Stato democraticamente eletto e governato. Adesso, forse viene più facile capire del perché ad Agrigento e provincia i centri di accoglienza crescono come funghi, anche se in quei centri, a leggere la cronaca nera, un giorno sì e l’altro pure, le ribellioni, le fughe e gli atteggiamenti malavitosi sono diventati la norma. Da adesso in poi, Agrigento, oltre a essere in tutto il mondo conosciuta per la sua Valle dei Templi e la sua potente mafia, potrà cominciare a sperare di farsi un nome anche per le sue creative sentenze. Palamara docet.

    Se chiunque con patente nautica, ripetesse la stessa manovra di accostamento alla banchina fatta dalla “capitana” , rischiando di schiacciare una imbarcazione più piccola, verrebbe “spatentato” ! Non aggiungo altro per pudore! Guardate il filmato della manovra fatta!

    Bella gente nel palazzo di Giostizia di Agrigento.

    FONTE ADNKRONOS:
    “Carola Rackete, era accusata di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a nave da guerra, un reato previsto dall’articolo 1.100 del Codice di Navigazione”.
    UN REATO CHE ESISTE, CHE E’ CHIARO E CHE NON LASCIA SPAZIO DI MANOVRA AD INTERPRETAZIONI ARBITRARIE DI NESSUNO, COMPRESO I MAGISTRATI.
    ALCUNI MAGISTRATI STENTANO A CAPIRE, CHE SONO DEI VINCITORI DI CONCORSO, QUINDI DIPENDENTI PUBBLICI, CHE AMMINISTRANO LA GIUSTIZIA.
    TRADOTTO SONO DEGLI ESECUTORI DI VOLONTA’ ALTRUI, IN QUESTO CASO GOVERNO E PARLAMENTO, PILASTRI DI UNO STATO DEMOCRATICO.
    QUESTO CASO ANDREBBE DISCUSSO IN MODO APPROPRIATO, PRIMA ANCORA AL CSM, IN PARLAMENTO, E DEDICARCI IL TEMPO NECESSARIO, TANTO E QUANTO VIENE DEDICATO AL DISEGNO DI LEGGE ZAN.
    QUALORA, GOVERNO E PARLAMENTO RISCONTRASSERO DEGLI ABUSI, DI ADOTTARE I RELATIVI PROVVEDIMENTI.
    UNA GIUSTIZIA CHE OPERA IN QUESTO MODO E’ UN PROBLEMA SERIO. PRIMA LO SI AFFRONTA, MEGLIO E’ PER TUTTI.

    La riforma della giustizia è proprio la vera emergenza nazionale. Così non si può continuare. Il popolo è messo in confusione.

    Vergognaaaa dei magistrati di sx!
    Un ministro alla gogna e questa assolta!
    Da oggi questa sentenza ci dice che possiamo forzare i posti di blocco e mettere in repentaglio la vita dei militari
    Vergigna

    Vergognaaaa dei magistrati di sx!
    Un ministro alla gogna e questa assolta!
    Da oggi questa sentenza ci dice che possiamo forzare i posti di blocco e mettere in repentaglio la vita dei militari
    Vergognaaaa….. Dove sei Presidente della Repubblica????

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Furti a ripetizione nelle scuole ( ben tre incursioni in una settimana alla scuola media Scina') e adesso nella sede di un testata giornalistica. La mafia vuole distruggere la cultura perché toglie manovalanza alla criminalità. Più presidi, non è giusto che si ci debba appoggiare soltanto ai mezzi di sicurezza privata.

Mhaa ce tutta palermo da rifare strade urbane extraurbane insomma questo e tutto quello che hanno seminato magna magna e stop prima da bambino mi ricordo c'era la cassina che faceva continuamente il manto stradale ora lo fanno ogni 40 anni e quando lo asfaltano o riempino le buche li fanno malamente e alle prime piogge va via e chiaro che sono se sono incompetenti x le cose semplici figuriamoci x quelle grandi

Cuffaro è già tanto che in Italia ti sia consentito di fare politica. Si ritiri. Le sue argomentazioni non reggono. Faccia qualche passo indietro. La riabilitazione non comporta l'obbligo di fare politica. Il reato commesso è stato nel suo ruolo di Presidente della Regione. Quindi l'ha commesso come soggetto politico e istituzionale ed è stato gravissimo. La pena che ha scontato l'ha scontata da uomo delle istituzioni e non da Cuffaro comune cittadino. Avere scontato la pena non cancella il reato. Si rassegni e torni nel Burundi. La sua riabilitazione non può e non deve comprendere la possibilità di fare politica. In una Nazione seria non doveva accadere che lei abbia potuto fare politica. La sua dignità a calpestarla è stato lei.

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