Labita assessore per Ferrandelli | "Fondi comunitari spesi male" - Live Sicilia

Labita assessore per Ferrandelli | “Fondi comunitari spesi male”

Fabrizio Ferrandelli e l'assessore designato Giuseppe Labita

L'attacco all'amministrazione sui Fondi Ue. Orlando: "Insultati i dipendenti". Botta e risposta con Catania sulla massoneria.

Palermo - verso le amministrative
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PALERMO – Nuovo assessore designato per Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo de “I coraggiosi”. Dopo la designazione di Rosi Pennino ad assessore alle politiche sociali, Ferrandelli ha presentato in una conferenza stampa Giuseppe Labita, assessore designato alla programmazione europea, ai fondi comunitari e alla progettazione partecipata. Nel corso della conferenza Ferrandelli ha anche esposto i suoi progetti per l’impiego dei fondi europei destinati a Palermo giudicati dall’assessore designato ancora “pochi e mal programmati dall’amministrazione Orlando”.

“Vogliamo spremere i fondi europei come un limone”: per Fabrizio Ferrandelli è questo uno dei canali di finanziamento per lo sviluppo della città. Oltre ad attrarre investitori privati, il candidato appoggiato dal centrodestra intende “utilizzare i fondi, diretti e strutturali, che l’Unione Europea mette a disposizione di Palermo, e che non sono sfruttati al meglio dall’attuale amministrazione comunale”. Per Ferrandelli serve “un assessore in grado di pianificare come si deve l’impiego dei fondi”, e da questa considerazione è nata la collaborazione con Giuseppe Labita, cinquant’anni, che lavora nell’ambito della progettazione per l’erogazione di fondi comunitari.

Per Labita a Palermo “non c’è nessuna strategia né programmazione” sui fondi europei. Guardando tra i bilanci resi pubblici dal comune, racconta Labita, “ci si rende conto che i fondi in arrivo sono troppo pochi, appena 800 mila euro in tre anni. Non si sa neanche da quali istituzioni arrivino né se siano impegnati per dei progetti”. Labita sottolinea poi che la somma presente in bilancio “potrebbe anche essere un lascito di una precedente amministrazione”, e continua denunciando il mancato funzionamento dell’Ufficio Europa del Comune: “Una volta c’era, sono stato a qualche riunione, ma da qualche tempo non c’è più. Una città come Palermo non può permetterselo”. Il programma di Labita è “diventare facilitatori del territorio e portare almeno un euro in più di quello che ho trovato nel bilancio: mi piace muovermi a piccoli passi”. Ferrandelli invece rincara: “Noi porteremo almeno il triplo dei finanziamenti europei”.

Giuseppe Labita è un formatore e da oltre 20 anni lavora nell’ambito delle opportunità di finanziamento offerte dai programmi internazionali. Si occupa di gestione amministrativa e finanziaria di progetti, e con la sua associazione “People help the peple” persegue progetti “tesi all’integrazione del soggetto all’interno di un sistema globale di sviluppo sostenibile”.

La replica del sindaco Orlando è stata durissima. “Presentando oggi l’assessore designato ai fondi comunitari, il burattino del trio Miccichè/Cuffaro/Cammarata è riuscito a collezione ben tre figuracce in un colpo solo: un vero record – attacca il primo cittadino in una nota -. Durante la conferenza stampa è stato infatti affermato che l’amministrazione attuale avrebbe ottenuto solo 800 mila euro di Fondi Comunitari e questo sarebbe desumibile dal sito del Comune. Evidentemente: non sanno consultare un sito Internet, ignorano come sia cambiata la Programmazione comunitaria 2014/2020, ignorano cosa sia un programma come il PON Metro, che da solo vale oltre 80 milioni di euro. Infine, forse la cosa più grave, il burattino si lancia in un gravissimo insulto ai dipendenti e professionisti che lavorano in questo settore dentro l’amministrazione e che appunto, in questi anni hanno portato a Palermo fondi extracomunali per oltre 620 milioni di euro, segno della visione d’insieme e dell’approccio strategico avuto in questi anni. Una bella differenza rispetto ai 10 milioni portati nel quinquennio precedente dagli amici di Ferrandelli”.

Sull’argomento è intervenuto con una nota anche l’assessore alla Mobilità e candidato di Sinistra Comune Giusto Catania. “La scelta di Fabrizio Ferrandelli di individuare un massone dichiarato alla carica di assessore è messaggio inquietante, infatti chi ricopre cariche pubbliche non dovrebbe aderire a poteri paralleli, seppur legali. I rappresentanti istituzionali, nell’esercizio delle loro pubbliche funzioni, devono rispondere esclusivamente a poteri trasparenti. In questo senso ci sembra che la scelta di Ferrandelli sia un segnale preoccupante anche alla luce della decisioni recenti della commissione parlamentare antimafia, presieduta da Rosi Bindi, che solo qualche settimana fa, ha chiesto che venissero sequestrati gli elenchi degli aderenti alle logge massoniche di Calabria e Sicilia. Dopo avere tra i suoi grandi elettori un noto condannato per mafia – conclude Catania – a Ferrandelli, per completare il quadro, mancava solo la proposta di un massone come assessore”.

Arriva la replica dell’assessore designato. “Massone, e allora? Proprio perché non ho nulla da nascondere non ne ho fatto mistero. Sono un professionista e ho assunto l’impegno da professionista e padre di famiglia di aiutare Fabrizio a governare la città. La trasparenza è la base fondamentale del mio percorso umano e professionale. Invito chi la mette in dubbio a guardare altrove”. Risponde così Giuseppe Labita. E aggiunge: “Per completezza di informazioni, al signor Catania dico anche che ho presentato istanza per essere iscritto al Circolo degli scacchi. Attendo risposta”.

In serata la controreplica di Ferrandelli. “Il tema del giorno sono i burattini e il primo burattino che mi viene in mente è l’Orlando furioso”. Risponde così il candidato sindaco dei Coraggiosi in un video pubblicato sui suoi canali social. “Basta polemiche e offese. Capisco che le contestazioni a ogni confronto e le critiche a ogni passo che fa in città, per chi ha governato Palermo per 30 anni, possano rendere nervosi. Noi dobbiamo rispondere ai palermitani con le cose concrete. Ho troppo rispetto per il ruolo che mi accingo a ricoprire per scadere nella provocazione. Oltre al tema delle alleanze, che ormai è cosa nota a tutti, ha altre argomentazioni? I palermitani sanno chi sta con me in maniera chiara e trasparente. Io ho dichiarato le forze politiche che hanno sottoscritto il programma che ho scritto insieme ai palermitani – continua – e sanno anche chi sta con Orlando. O ogni volta devo ricordare che è sostenuto da Crocetta, da Alfano, Cardinale, Lumia, Vizzini? Basta. Concentriamoci sulle cose che dobbiamo fare. Parliamo dell’acqua che arriva ogni due giorni a Settecannoli, del panificio e delle altre attività commerciali di via Sicilia che rischiano la chiusura perché non ci sono tempi certi per i cantieri dell’anello ferroviario, dal 1990 ad oggi. Orlando c’era, io no – precisa Ferrandelli.

“Vogliamo parlare degli altri 5.106 palermitani che l’anno scorso hanno lasciato la città perché senza occupazione – prosegue Ferrandelli -; vogliamo creare i presupposti affinché possano ritornare o stare a guardare mentre altri 5mila nostri concittadini vadano via anche quest’anno? Vogliamo parlare di fondi comunitari? Invito a riguardare lo streaming della mia conferenza stampa – dice Ferrandelli. Abbiamo parlato delle somme che sono pubblicate in bilancio dal 2013 al 2015. Sono somme derivanti dalla progettazione diretta del Comune. Poi se si vuole spostare l’attenzione sul Pon Metro e sugli 80 milioni di euro, ricordo che sono somme che vengono messe a disposizione di tutte le aree metropolitane d’Italia e che a Orlando sono piovute sulla testa, senza alcun merito, così come come quelle del Piano operativo regionale. Ora la sfida riguarda la qualità e la capacità di spesa di queste risorse. Parliamo di questo. Io non scivolerò in accuse e insulti per sporcare l’avversario – conclude Ferrandelli – c’è una palude di offese da qui all’11 giugno e io non ci sto. Mi occuperò solo delle questioni reali che riguardano la mia città”.


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