Idv e Sel, adesso, sono al bivio. Il vertice convocato nel tardo pomeriggio di ieri per decidere come reagire alla decisione del Pd di appoggiare Ferrandelli si è concluso in nottata e le bocche, per il momento, sono cucite. D’altronde la situazione è assai delicata, ma le differenze fra vendoliani e dipietristi si fanno di ora in ora sempre più marcate.
Se da un lato, infatti, Sel dichiara di continuare a lavorare per l’unità del centrosinistra, dall’altro Idv ha già deciso di correre con un proprio candidato. I destini dei due partiti, che fino a qualche giorno fa sembravano indissolubilmente intrecciati, potrebbero a questo punto dividersi. Da un lato i vendoliani, che potrebbero addirittura decidere di convergere su Ferrandelli per spaccare il meno possibile la coalizione ma anche per evitare di puntare su un candidato, quello targato Idv, le cui chance non sono certo elevatissime e per Sel, a Palermo, l’obiettivo è superare la soglia di sbarramento e riappropriarsi di uno spazio politico che oggi non ha; dall’altro Leoluca Orlando non vuole saperne di Ferrandelli e sarebbe pronto anche a scendere in campo, se necessario, pur di dimostrare di “pesare” ancora molto in città.
La candidatura dell’ex sindaco, però, presenterebbe alcune difficoltà. Sfidare tre giovani e una donna presterebbe troppo il fianco a facili attacchi; in più un’eventuale sconfitta sarebbe uno smacco per chi sta cercando di ritagliarsi un futuro a Roma nel prossimo governo. Il secondo, dopo la sconfitta della Borsellino e la vittoria dell’ex pupillo. Ecco, allora, l’ipotesi Pippo Russo, alternativa a quella di Fabio Giambrone. Un’extrema ratio, certo, ma ancora in campo. Oggi Sel alle 18 riunirà la direzione provinciale con il responsabile della segreteria nazionale Francesco Ferrara. L’obiettivo è quello di scegliere e di farlo in fretta, con o senza Idv.