Sempre più famiglie | Una su tre è 'single' - Live Sicilia

Sempre più famiglie | Una su tre è ‘single’

L'Annuario 2019 fornisce una nuova 'istantanea' del Paese

I DATI ISTAT
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Sempre di più, ma sempre più piccole: questa l’istantanea delle famiglie italiane offerta dall’Annuario 2019 dell’Istat. Le famiglie, che sono 25 milioni e 700 mila, aumentano di numero ma hanno sempre meno componenti, il cui numero medio è passato da 2,7 (media dell’anno 1997-1998) a 2,3 (media 2017-2018). Fa da contraltare la crescita esponenziale delle famiglie unipersonali, che negli ultimi venti anni hanno guadagnato oltre 10 punti percentuale (dal 21,5 per cento nel 1997-98 al 33 per cento nel 2017-2018), fino a diventare un terzo del totale. L’Istat rileva che il 33,2 per cento delle famiglie sono coppie con figli, tipologia maggiormente diminuita negli ultimi anni, mentre il 33 per cento costituito dalle persone sole continua appunto ad aumentare.

In sostanza la tendenza è quella di vivere da single, a tempo indeterminato o comunque il più a lungo possibile prima di formare una famiglia più numerosa. Un aspetto che sarebbe dovuto da una parte all’allungamento dei tempi di uscita dalla famiglia di origine, e dall’altra alla maggiore dinamicità della società. Alessandro Rosina, docente di demografia dell’Università Cattolica di Milano, spiega a La Repubblica: “Riguardo alla composizione familiare assistiamo all’effetto dell’invecchiamento della popolazione che aumenta il numero dei single, ma anche alle conseguenze di trasformazioni sociali legate ai tempi e ai modi di formazione della famiglia. Sono aumentate le possibilità di essere single nella vita di una persona”. Secondo il docente però questa questa contrazione non è un dato necessariamente negativo. “Non dobbiamo pensare a una fotografia statica del Paese – dice – bensì a dinamiche che sono alla base di una società che cambia”.

A preoccupare di più Rosina sono quelle che considera “non scelte”, come le difficoltà economiche generali che stanno alimentando il continuo crollo demografico. I nati vivi nel 2017 per esempio erano 458.151 ma nel 2018 passano a 439.747, nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia; d’altro canto però la vita media nel 2018 si attesta sugli 80,8 anni per i maschi e gli 85,2 per le femmine. Questa combinazione di dinamiche – considera l’Istat – rende l’Italia uno dei Paesi più vecchi al mondo. Secondo Rosina, nel nostro Paese andrebbero combinate le “possibilità di scelta personale con aiuti economici e servizi per l’infanzia pensati per sostenere soprattutto le donne che spesso rinunciano alla famiglia per lavoro o per assistere la famiglia d’origine, nonché un welfare per offrire diverse strade ai giovani che oggi si ritrovano con ben poche prospettive per pensare di metter su famiglia”.

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