PALERMO – È il pallino delle donne, ma da un po’ di tempo anche gli uomini cedono alla tentazione di un “ritocchino”. Per qualcuno la chirurgia plastica è la ricerca della perfezione, un colpo di coda per tentare di rallentare i segni del tempo che passa. Per altri, invece, è semplicemente il bisogno di piacersi, modellando quel naso un po’ aquilino, quelle orecchie a sventola, togliere via il grasso in eccesso o ingrandire il seno per lo più piatto. Qualunque sia il motivo per ricorrere al bisturi, certo è che la stagione meno adatta risulta essere proprio l’estate. A meno che non sia una necessità clinica, dunque, ogni tipo di intervento estetico da giungo in poi va bandito perché l’esposizione al sole potrebbe causare problemi di cicatrizzazione e, anche, la comparsa di macchie. E lo dice l’esperto.
A farne maggior ricorso, secondo Ettore Pirillo, primario di chirurgia plastica dell’ospedale Buccheri La Ferla, sono le donne. Ci sono anche molti uomini che inseguono la bellezza e, così, la chirurgia estetica, ma ancora non si è arrivati ad un fifty-fifty tra i due sessi. “Il bilancio il più delle volte vede le donne in vantaggio rispetto agli uomini – precisa il primario -. Considerato anche il periodo storico particolare, gli interventi sono sempre più correlati alla necessità reale più che al capriccio. Ci sono esigenze estetiche, spesso, che vanno a sopperire alcune frustrazioni che il paziente riversa nel suo quotidiano. La mastoplastica additiva, ad esempio, è la soluzione per molte donne”.
Il trend degli interventi estetici a Palermo è comunque positivo, molti si regalano un ritocchino. Secondo un’indagine dell’Aicpe, l’associazione italiana dei chirurghi plastici estetici, gli interventi più eseguiti dalle donne sono, nell’ordine, la mastoplastica additiva, la rinoplastica e la liposuzione mentre per gli uomini la rinoplastica, la liposuzione e la blefaroplastica. “Mastoplastica additiva e rinoplastica sono gli interventi senza dubbio più richiesti – prosegue Pirillo -. Nell’ultimo periodo si è registrata una riduzione della lipoaspirazione, che serve ad eliminare gli accumuli di grasso. Con questo tipo di intervento i risultati non sono mai in toto soddisfacenti”.
L’intervento più complesso è senza dubbio quello della rinoplastica, che permette chirurgicamente di rimodellare il naso. “Per un’operazione di questo tipo è necessaria una manualità particolare – spiega il primario -. Serve non solo professionalità, ma anche una mano ferma. E ovviamente una equipe pronta ad affrontare questo tipo d’intervervento. Ma la manualità sta al primo posto. Potrebbe essere considerato quasi come un intervento facile, è difficile semmai da fare bene”. E se rifarsi il naso è complesso, il più costoso della famiglia della chirurgia plastica è, invece, il lifting facciale. “Bisogna tirare la pelle per ringiovanire il volto e per questo bisogna fare una serie di trattamenti. Così un lifting facciale può costare anche più di 7mila euro”.
E sempre a proposito di cifre, molti interventi plastici costano una bella cifretta. Rifarsi il seno può costare mediamente 6mila euro, mentre il naso 4mila. Dalla mastoplastica additiva alla rinoplastica, passando per la blefaroplastica, la ricostruzione della palpebra, che costa intorno ai 2mila euro. Costano tanto, dunque, e vanno fatti in sala operatoria da professionisti. Anche se, oltre agli interventi in sala operatoria, sempre più spesso moltissimi fanno ricorso alla cosiddetta ‘chirurgia senza bisturi’. “Alcuni risultati non si possono ottenere senza un intervento chirurgico – conclude il medico -. Quella senza bisturi è un alleato della tradizionale plastica, meno invasiva perché non implica un’operazione vera e propria, nonostante sia di supporto al paziente stesso”.
