Senza palle o senza pallone - Live Sicilia

Senza palle o senza pallone

L'appello ai tifosi
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Nell’italiano colloquiale esiste un’espressione, che identifica le persone capaci di reagire con vigore alle avversità, di tacere quando c’è da tacere e di parlare quando c’è da parlare, di farsi rispettare dagli altri per il loro rigore, il loro stile, la loro condotta. Quelle persone che, pur non detenendo alcuna autorità, hanno grande autorevolezza. L’espressione è: “quello(a) ha le palle”. A temperare il maschilismo di questa espressione è la consapevolezza che “le palle” hanno in genere ben poco a che vedere con i testicoli, come dimostra il fatto che nella vita ho conosciuto molte più donne che uomini “con le palle”.

La storia antica e recente del Palermo dimostra che la tifoseria rosanero “ha le palle”. Ha dimostrato di averle in mille occasioni: nella gioia delle poche vittorie e nelle lacrime delle tante sconfitte, nella speranza delusa di un trionfo tre volte sfuggito e nel dolore infinito delle radiazioni, nel suo essere esempio di una sportività e di una non-violenza di cui possiamo menar vanto. Questa tifoseria “con le palle” è oggi divisa come non mai su un uomo che le ha donato gli anni più belli della sua storia ma che è stato anche capace, con la sua autoreferenzialità e i suoi colpi di testa, di dissipare in gran parte il credito conseguito con i risultati del campo. La diatriba è arcinota e vede contrapposti gli “ingrati” ai “devoti”. E se questi affermano che senza Zamparini il Palermo tornerebbe alle miserie di un tempo, gli altri ribattono che una tifoseria non può privarsi delle “palle” per non restare senza pallone.

La squadra vive un delicato momento di transizione con un allenatore che, pur avendo conquistato tutti con il suo giovanile entusiasmo, rappresenta un’incognita e un gruppo di giocatori radicalmente modificato negli ultimi giorni di mercato. E’ giunto il momento in cui necessita che “Ingrati” e “devoti” depongano le armi per convenire su un punto: Il Palermo in Serie A è un patrimonio di tutti e va difeso comunque la si pensi su Zamparini. Come ha recentemente dichiarato il Capitano, il campionato che sta per iniziare si annuncia molto difficile. Sperando di poter rivedere presto le lezioni di gioco che abbiamo recentemente fornito sui campi della Juventus, del Milan o della Fiorentina, faremmo bene a salutare con favore anche un pareggio su quello di Bergamo.

E faremmo ancor meglio ad evitare fischi e contestazioni che servirebbero solo ad alimentare negatività e a giustificare un disimpegno di cui molti riconoscono i segni. I nostri ragazzi indossano i colori che appartengono alla nostra città. Prepariamoci a versare insieme a loro “sangue, sudore e lacrime”. E a mostrare a tutta Italia, una volta ancora, che i tifosi del Palermo “le palle” le hanno davvero. Forza Palermo.


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