Sequestro di droga della Finanza |Trovati due kalashnikov, 9 arresti - Live Sicilia

Sequestro di droga della Finanza |Trovati due kalashnikov, 9 arresti

La brillante operazione delle Fiamme Gialle di Catania ha consentito il sequestro dell’ingente quantitativo di droga e l’arresto di nove persone. LE REAZIONI - VIDEOIL BLITZ AL PORTO

 

IN UN PESCHERECCIO
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RIPOSTO – Si chiama “Fatima” la motobarca da pesca al cui interno, giovedì notte, i militari del Nucleo di polizia tributaria e del Gico della Guardia di Finanza di Catania hanno trovato e sequestrato quasi una tonnellata di marijuana proveniente dall’Albania. Nella stiva dell’imbarcazione, bloccata dai finanzieri al momento dell’attracco al porto di Riposto, erano accatastati numerosi panetti, per un peso complessivo di 880 chili. Immessa sul mercato avrebbe fruttato almeno 4 milioni e mezzo di euro. A finire in manette in flagranza di reato per trasporto e detenzione di sostanze stupefacenti Carmelo Sandro Bertolini, Massimiliano Maria Brundo, Enrico Maria Giaquinta, Rosario Giuliano, Giuseppe Greco, William Patanè, Antonino Riela, Fabio Spampinato e Vincenzo Spampinato. Contestate anche le aggravanti dell’ingente quantitativo e dell’aver commesso il fatto in più di tre persone.

Lunedì mattina nel carcere di Piazza Lanza i nove arrestati, assistiti dai propri difensori di fiducia, sono comparsi davanti al gip di Catania Anna Maggiore per l’udienza di convalida. Tutti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Antonino Riela ha però ammesso le proprie responsabilità. Convalidati gli arresti, il giudice ha disposto, come richiesto dal pubblico ministero, la custodia cautelare in carcere.

La brillante operazione delle Fiamme Gialle ha preso il via nel tardo pomeriggio di giovedì scorso con una serie di attività di appostamenti e pedinamenti mirati, predisposti già da tempo, dopo aver appreso la notizia che quella notte la motopesca “Fatima” sarebbe giunta a Riposto con un grosso carico di droga. L’osservazione di uno degli indagati in particolare, Vincenzo Spampinato, ha consentito di verificare come l’uomo, nelle ore precedenti all’arrivo dell’imbarcazione, si sia diretto da Catania, via via seguito da altri sei indagati, a bordo di altre tre vetture ed un furgone, prima sul lungomare della frazione mascalese di Sant’Anna, al confine con Riposto, poi poco prima delle 23 e 30 davanti al porticciolo di Pozzillo, frazione acese.

Per l’accusa un’attività di ricognizione organizzata prima dell’arrivo del peschereccio con l’obiettivo di scongiurare qualsiasi pericolo. Contemporaneamente un’unità navale dei finanzieri monitorava via mare l’imbarcazione che, giunta intorno alla mezzanotte davanti alle coste ripostesi, ha proseguito in un primo momento verso Pozzillo, per poi fare ingresso poco prima di mezzanotte e mezza al porto di Riposto.

Intorno all’1 e 30 è scattato il blitz dei militari. Tre le auto civetta che hanno fatto ingresso nel porto, al cui interno erano già posizionati altri militari. Il peschereccio è stato affiancato da due unità navali delle Fiamme Gialle, mentre i militari del Gico salivano a bordo. L’unico trovato sull’imbarcazione è Giuseppe Greco. Altri sette indagati sono stati bloccati nella spiaggetta di Sant’Anna, dove poco prima erano stati monitorati. L’ultimo indagato, Rosario Giuliano, marito della proprietaria del peschereccio, dopo essere stato notato dai finanzieri mentre scendeva dall’imbarcazione, poco prima dell’intervento dei militari, è stato rintracciato nella propria abitazione di Riposto.

Il gip ha disposto anche il sequestro preventivo dell’imbarcazione, delle tre vetture e del furgone, quest’ultimo noleggiato da una terza persona non coinvolta.


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