Sequestrati atti al Cannizzaro |Codacons: "Un anno fa l'esposto" - Live Sicilia

Sequestrati atti al Cannizzaro |Codacons: “Un anno fa l’esposto”

L'associazione rende noto di aver già chiesto chiarimenti un anno fa, sul reparto di Cardiologia, oggi al centro dell'indagine della Procura della Repubblica di Catania per  “Stent” scaduti impiantati nelle arterie dei pazienti del Cannizzaro negli anni 2012-2013.

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CATANIA – Il Codacons, a seguito della notizia diffusa a Catania da un quotidiano locale concernente l’indagine della Procura della Repubblica di Catania su “Stent” scaduti impiantati nelle arterie dei pazienti dell’ Azienda Ospedaliera Cannizzaro negli anni 2012-2013, rende noto che lo scorso anno ha presentato, a firma del suo Presidente Regionale avvocato Giovanni Petrone, un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica di Catania redatto dall’avvocato Carmelo Sardella, dirigente dell’ufficio legale regionale Codacons, per gravi irregolarità nello svolgimento delle attività del reparto di Emodinamica e Cardiologia Interventistica dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania.

Nell’esposto–denuncia del Codacons sono stati ipotizzati, tra gli altri, i reati di truffa aggravata al Sistema Sanitario Nazionale, falsità ideologica in certificati e abuso d’ufficio. Sarebbero stati effettuati su (numerosi) pazienti ignari, falsificando documenti e cartelle cliniche, e senza autorizzazione, interventi chirurgici non necessari e senza adottare le necessarie precauzioni, con gravi rischi di complicanze per la salute dei pazienti. Ad es.alcuni pazienti sarebbero stati richiamati presso il reparto di cardiologia interventistica, per essere sottoposti a disostruzione coronarica, nonostante la asintomaticità. Tuttavia, nelle cartelle cliniche alla voce indicazione all’esame viene riportato: Il paziente è limitato nell’attività fisica ed è sintomatico per sforzi lievi, ossia massimo grado di angina, che non corrisponde alla realtà clinica dei pazienti. In alcuni casi, poi, l’intervento di angioplastica coronarica per disostruzione ha creato nuove patologie. In un caso, addirittura, il paziente appena dimesso, nella notte accusava grave malessere ed era costretto ad un ricovero urgente.

E’ stato segnalato, inoltre, l’acquisto, in numero di gran lunga superiore al fabbisogno reale, fuori gara, ed in danno per l’Azienda Sanitaria, di dispositivi medici e “Stent” scaduti che sarebbero stati impiantati deliberatamente a numerosi pazienti, con possibili gravi conseguenze cliniche per i relativi soggetti. Tra le numerose accuse, inoltre, si annoverano, oltre la presenza in sala operatoria di medici non autorizzati, anche il mancato rispetto degli orari di lavoro, l’effettuazione di ricoveri impropri per by-passare la lista di attesa dei ricoveri e la creazione di una lista di ricoveri “elettivi”, alternativa a quella ufficiale.

Il Codacons, che ha attivato da mesi una task force Sanità, ed è impegnata costantemente a denunciare casi di malasanità, invita quanti ritenessero di essere stati lesi da tali gravi comportamenti a rivolgersi al proprio ufficio legale per ottenere il risarcimento di eventuali danni subiti.

 

 


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