Il sequestro ai Graziano| Ecco l'elenco dei beni - Live Sicilia

Il sequestro ai Graziano| Ecco l’elenco dei beni

Chi sono i personaggi su cui si è concentrato il lavoro dei finanzieri della Polizia valutaria.

PALERMO - MISURE DI PREVENZIONE
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PALERMO – Ecco chi sono le persone colpite dal sequestro e l’elenco dei beni che passano in amministrazione giudiziaria.

Roberto Graziano
Classe 1978, Roberto Graziano un mese fa è stato condannato a nove anni e quattro mesi nel processo Apocalisse. Figlio del boss Vincenzo, sarebbe stato una delle pedine fondamentali del piano per imporre le slot machine a Palermo e provincia. Di lui gli investigatori avrebbero cristallizzato i rapporti con Vito Galatolo e i i fratelli Agostino e Filippo Matassa, che durante l’assenza di Galatolo, poi divenuto collaboratore di giustizia, avrebbero retto il clan dell’Acquasanta. In sede di misure di prevenzione a finire sotto la lente di ingrandimenti dei finanzieri della Polizia valutaria sono stati i suoi redditi. Tra il 1997 e il 2000 non ha dichiarato redditi, eppure nel 1998 acquistò un immobile in via ammiraglio Persano per poco più di 67 mila euro. Lo stesso immobile dieci anni dopo fu comprato con un mutuo da 250 mila euro dalla donna che successivamente sarebbe diventata sua moglie. Anche la donna tra il 1998 e il 2013 non ha prodotto redditi,a volte addirittura assenti, che potessero giustificare l’acquisto dell’immobile ora finito sotto sequestro. Stesso ragionamento è stato ritenuto valido dal collegio Misure di prevenzione per la società Feudo Costanza srl, di cui è finito sotto sequestro il 25 per cento del capitale.

Massimiliano e Camillo Graziano
Trentotto anni, figlio di Domenico Graziano, oggi deceduto ma considerato imprenditore mafioso, per mafia, con il padre ha condiviso diversi guai giudiziari. Camillo Graziano ha condiviso con il padre diversi guai giudiziari. Padre che, arrestato per mafia e poi assolto, era stato escluso dalla misura patrimoniale che nel 1993 aveva colpito i fratelli Vincenzo e Francesco. Nel provvedimento di oggi, tra le altre cose, si fa riferimento ad una grande lottizzazione eseguita all’Arenella dalla Nuova Immobiliare Lauria di cui Camillo Graziano era amministratore. Nell’affare, descritto da uan serie di collaboratori di giustizia, era poi entrato anche il costruttore Vincenzo Rappa. Per questo processo padre e figlio furono, però, assolti. Secondo gli investigatori, Camillo Graziano era pienamente coinvolto negli affari del padre. Stessa cosa per il fratello Massimiliano, pure lui considerato socialmente pericoloso.

Il sequestro di oggi riguarda le società Nuova Immobiliare Lauria e Nord Costruzioni, e una sfilza di immobili e terreni a Barcarello, via Don Lorenzo Milani, via Marcello Corradini, via cardinale Borromeo, via Natale Mondo, via Alojsio Juvara, piazza Bologni, via Spartiviolo (a Monreale) e altri a Tavagnacco, in provincia di Udine.


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