Lari: "Verità clamorose" | Ma Pisanu smentisce - Live Sicilia

Lari: “Verità clamorose” | Ma Pisanu smentisce

Sulla strage di via D'Amelio
di
2 min di lettura

La verità sulla strage di via D’Amelio è vicina. Anzi, è a un passo. A 18 anni dall’assassinio del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta, i magistrati di Caltanissetta non hanno dubbi. Nonostante i depistaggi, le ”amnesie” istituzionali, le false prove e i falsi pentiti, le indagini sono prossime a una svolta. Terribile e clamorosa. ”Il fatto – si chiede l’aggiunto Nico Gozzo, ascoltato a lungo, oggi, dalla commissione nazionale Antimafia assieme al procuratore Sergio Lari – è se c’è una politica in grado di raccogliere questa verita”’. Credono nelle capacità dello Stato, invece, i pm. E in quelle della magistratura, costretta a riscrivere una storia processuale che il suggello della Cassazione aveva reso definitiva. Delle ”clamorose sviste investigative”, costate undici ergastoli a imputati probabilmente innocenti, è tornato a parlare Lari, che si appresta a inviare alla Procura generale il materiale per chiedere la revisione del processo agli esecutori materiali della strage. Un processo mandato in frantumi dalle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza che ha smontato la vacillante ricostruzione di Vincenzo Scarantino, pentito dalle alterne vicende che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere uno dei tasselli del clamoroso depistaggio. E al capitolo Spatuzza, a cui la speciale commissione del Viminale, il mese scorso, ha negato la concessione del programma di protezione, è molto interessata l’Antimafia che ha chiesto alle procure di Palermo e Caltanissetta tutta la documentazione in loro possesso sul collaboratore di giustizia. Sull’ex boss di Brancaccio, che sta facendo dichiarazioni anche su altri capitolo oscuri della stagione stragista di Cosa nostra, a partire dal fallito attentato dell’Addaura, la commissione Antimafia ha interpellato anche i magistrati di Palermo sentiti, prima dei colleghi nisseni, per oltre sette ore.
Scenari ”terribili” quelli emersi dalle inchieste di Caltanissetta, quanto inquietanti sono quelli che i pm di Palermo hanno dipinto sullo stato di Cosa nostra, indebolita dagli arresti, ma ancora in grado di controllare il territorio attraverso l’imposizione del pizzo, condizionare gli appalti pubblici e disporre di arsenali. Una mafia che ha rinunciato all’attacco diretto allo Stato, perché impegnata soprattutto nel fare affari e reinvestire i capitali.

Il presidente della Commissione Antimafia, senatore Giuseppe Pisanu, dopo aver ribadito che non si può riferire alcunché dello svolgimento dei lavori in seduta segreta, nega recisamente che i magistrati di Caltanissetta abbiano dichiarato di essere ad un passo dalla verità sulla strage di via D’Amelio e che la politica non sarebbe in grado di reggere il peso di tale verità. Il presidente della Commissione Antimafia, senatore Giuseppe Pisanu, dopo aver ribadito che non si può riferire alcunchè dello svolgimento dei lavori in seduta segreta, nega recisamente che i magistrati di Caltanissetta abbiano dichiarato di essere ad un passo dalla verità sulla strage di via D’Amelio e che la politica non sarebbe in grado di reggere il peso di tale verità E’ quanto si legge in una nota diffusa dal presidente della commissione Antimafia.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI