Serie D, domenica si riparte | Il Gela resta una incognita - Live Sicilia

Serie D, domenica si riparte | Il Gela resta una incognita

Futuro ancora incerto per il delfino, mentre gli altri club siciliani scaldano i motori.

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PALERMO – Manca ormai poco all’inizio della stagione del massimo campionato dilettantistico. Quest’anno nel girone I di Serie D cercheranno di ritagliarsi un ruolo da protagonista ben cinque formazioni siciliane: il Due Torri e le neopromosse Gela, Igea Virtus Barcellona, Sancataldese e Sicula Leonzio.

La squadra di Piraino ripartirà dalle certezze come il tecnico Antonio Venuto e la solida difesa da record, che nella passata stagione ha permesso ai biancorossi di lottare fino all’ultimo per il sogno playoff. Il mercato estivo, però, ha certamente ridimensionato l’organico a disposizione di Venuto, il quale si è visto sottrare i suoi pezzi pregiati Giacobbe e Cicirello. Inoltre, la stagione del Due Torri inizierà in salita a causa della penalizzazione di 2 punti comminatagli per inadempienze economiche nei confronti di due tesserati.

Sicula Leonzio e Igea Virtus hanno già aperto le ostilità, scontrandosi nel turno preliminare di Coppa Italia di Serie D. A passare il turno sul campo di Lentini sono stati i giallorossi dopo la lotteria dei calci di rigore, ma tiene banco il “caso Addamo”: il giocatore in forza all’Igea Virtus, stando a quanto affermano i siracusani, non avrebbe potuto essere schierato, visto che avrebbe dovuto scontare ancora un residuo della squalifica assegnatagli nell’ottobre 2012 in Tim Cup Primavera, quando il giocatore militava nel Catania. Lo stesso Addamo ha poi giocato con le maglie di Akragas, Tiger Brolo e Iniziativa Patti e parrebbe abbia giocato regolarmente senza alcuna irregolarità. Rivalità già accese dunque per le due formazioni, in attesa della decisione del giudice sportivo. Situazione delicata e particolare quella invece relativa al Gela, che a tre giorni dall’inizio del campionato naviga in un mare pieno di incertezza.

Tanti i dubbi sul futuro del club, che dopo questa travagliata estate rischia concretamente di non partecipare al campionato di D: il 31 luglio il presidente Angelo Tuccio ha abbandonato il progetto visto l’ostruzionismo della politica locale, che non ha permesso alla società biancazzurra di disporre di uno stadio, il “Vincenzo Presti”, in condizioni accettabili. Struttura fatiscente e manto erboso quasi inesistente, fattori che rendono, di fatto, il campo impraticabile. Ne consegue un danno economico importante, con la sottoscrizione di appena 35 abbonamenti e sponsor che fuggono vista l’impossibilità di giocare le partite casalinghe al “Presti”. In mezzo, la delusione di Coppa Italia di Serie D, con la sconfitta per 1-0 ad opera della Sancataldese, trascinata dal bomber Martin Gonzalez, mentre nel frattempo al posto di Angelo Tuccio, appoggiato da mister e squadra, veniva eletto presidente il nipote Francesco Tuccio. In seguito al CdA dello scorso 25 agosto, però, lascia anche Francesco Tuccio ed il Gela viene affidato al sindaco Domenico Messinese, il quale avrà adesso il compito di trovare un acquirente entro l’esordio del 4 settembre. I tifosi sperano di non ripetere la delusione del 2011 in C1, ma il tempo stringe ed il club rischia la radiazione.


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