Sesso al centro commerciale | Caccia a chi ha diffuso il video - Live Sicilia

Sesso al centro commerciale | Caccia a chi ha diffuso il video

Tra il personale addetto alla videosorveglianza ci sarebbero i responsabili della diffusione del filmato hot registrato al centro "La Torre". Tra questi, colui che per la prima volta ha caricato il video su internet, innescando un meccanismo inarrestabile e crudele nei confronti dei due "incauti" protagonisti.

Palermo - il caso
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PALERMO – E’ la sua voce a chiarire tutto. Quelle parole scandite a suon di risate indicano immediatamente il luogo in cui sta avvenendo lo “scandalo” e poi si trasformano in un invito nei confronti dei colleghi, esortati ad entrare nella stanza: “Trasi rintra subito, guarda, guarda!”.

La smania di rendere partecipi gli altri diventa immediatamente sbeffeggio e prende il sopravvento: in poche ore quelle immagini sarebbero diventate di dominio pubblico in barba alla privacy, arrivando persino sui cellulari dei parenti dei due protagonisti.

Comincia tutto quel giorno, quando quella voce da donna coinvolge chi lavora con lei alla visione di un filmato che ha fatto finire nell’occhio del ciclone una giovane coppia formata da una diciassettenne ed un 22enne. In quegli stessi istanti, il video del rapporto sessuale in un parcheggio del centro commerciale “La Torre” viene registrato con un cellulare.

Ed è così che i social network si sono trasformati in un’arma mossa da chi quei momenti li ha immortalati e diffusi, innescando un meccanismo inarrestabile e crudele. Un’arma che ha colpito e ferito i due ragazzi che adesso si sono rivolti agli avvocati. Dietro a questa vicenda ci sono infatti dei colpevoli che stanno facendo pagare a caro prezzo ai due giovani, l’ingenuità con cui hanno agito.

L’avvocato Marco Portera, legale della diciassettenne, oggi ha presentato una denuncia contro il centro commerciale – che negli giorni scorsi si è definito “parte lesa” attraverso una nota del direttore – e l’azienda che si occupa della vigilanza. Nel frattempo ci sono in corso anche le indagini della polizia che ha già individuato la donna che si sente parlare durante il filmato. La responsabilità della bufera che ha travolto la vita dei due ragazzi non sarebbe soltanto sua. Con lei, a collaborare alla diffusione del video, alcuni vigilantes. Tra questi ci sarebbe colui che, per la prima volta, ha messo il filmato in rete e che ha innescato la propagazione virale del video.

Un gesto che ha scatenato la curiosità morbosa di chi ha visto apparire sul proprio display quella scritta: “videosorveglianza centro commerciale”. L’anteprima mostra i due giovani che si guardano alle spalle, vogliono accertarsi che nessuno li stia guardando. E invece, ad osservare tutti i loro movimenti ci sarebbero stati più di centomila persone.

“Oggi ho nuovamente incontrato la mia cliente – spiega l’avvocato Portera – e confermo che ha palesemente perso la serenità. E’ pure caduta rischiando di fratturarsi un piede, la sua vita si è trasformata in un incubo, è ansiosa, non vuole andare a scuola. Mi ha raccontato che i suoi compagni la sbeffeggiano, c’è chi finge di farle dei video prendendola in giro. Dipende tutto da chi ha diffuso quelle immagini, applicando anche lo zoom sulle parti intime. Chi ha agito in questo modo pagherà, bisogna restituire la tranquillità a questa ragazza che adesso viene anche seguita da uno psicologo”.


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