Chi è sopravvissuto ad un infarto o a un ictus può tornare ad avere una vita sessuale regolare. Basta solo prendere qualche piccolo accorgimento. Primo tra tutti, non uscire fuori dai ranghi del matrimonio ed evitare eventuali rapporti extraconiugali. Ciò se non si vuole correre il rischio di nuova ricaduta. A mettere per iscritto quella che è una brutta notizia per i mariti fedifraghi del pianeta, è la Società europea di cardiologia che, a quattro mani con American heart association, ha pubblicato il cosiddetto manuale del sesso post infarto. Edito sulle riviste ufficiali dei cardiologi europei e americani, il “Consensus paper” viene presentato in questi giorni ad Amsterdam durante il congresso europeo degli specialisti.
Non è la prima volta che gli specialisti americani mettono in guardia i mariti traditori che scelgono amanti più giovani e dinamiche. Da una ricerca effettuata sulla popolazione maschile e pubblicata su “Circulation” è emerso infatti che su 6 mila morti improvvise registrate, meno dell’1% aveva sorpreso la vittima nel pieno di un incontro sessuale. Tuttavia, nel 93% di questi casi, si era trattato di uomini intenti a tradire la partner, facendo sesso con donne più giovani. Sul fronte inverso, i cardiologi assicurano che gli infartuati che decidono di mettere la testa a posto, dicendo addio all’amante, possono tranquillamente riprendere l’attività sessuale già una decina di giorni dopo l’attacco di cuore. Senza stress da scappatella e ansia da prestazione, la loro salute ne gioverà.