Sferracavallo, sparano pallini ai passanti: "Colpito sotto l'occhio" - Live Sicilia

Sferracavallo, sparano pallini ai passanti: “Colpito sotto l’occhio”

“Ero con mio cugino proveniente dalla Svizzera, la nostra città ha fatto una pessima figura"

PALERMO – Momenti di paura e terrore a Sferracavallo dove quattro giovanissimi, di 12 e 13 anni, hanno sparato con una pistola a gas ad un uomo, Daniele C., che stava tornando dal mare ed era in compagnia della moglie, della figlia che presenta alcuni problemi di salute, del cugino proveniente dalla Svizzera e dalla nipote che, purtroppo, anche lei presenta problemi di salute. La pistola utilizzata dai giovanissimi era un modello Condor caricata a gas.

“Sono stati attimi di terrore“, esordisce così Daniele, “stavamo tornando dal mare, ho chiesto a mia moglie e mia figlia di attendere all’ombra per il tempo necessario di recuperare l’automobile. Mentre stavamo camminando ci siamo visti passare accanto questi giovanissimi, che non hanno perso tempo e hanno iniziato a sparare prima contro mio cugino, poi contro di me – continua il racconto dell’uomo – che ho cercato di andare incontro a loro per fermarli; mentre lo facevo sono stato colpito sotto l’occhio sinistro“.

Fortunatamente qualcuno ha visto cosa stava accadendo e ha allertato le forze dell’ordine che, dopo aver controllato le immagini di alcuni esercizi commerciali, sono riuscite a risalire agli autori del gesto.

“Non siamo stati i soli ad essere stati colpiti – continua il racconto di Daniele, ad essere stato colpito è stato anche un ragazzo di colore che aveva il sopracciglio che perdeva sangue ma che ha rifiutato le cure dei sanitari. Io sono stato trasportato in ospedale e mi hanno dato una prognosi di 5 giorni. Ho acquistato una crema al cortisone perché sul corpo ho parecchi segnali di questi piombini che sono davvero fastidiosi“.

Daniele, suo malgrado, si è trovato protagonista di questa scena: “Questa, purtroppo, è la Sferracavallo di oggi. È piena di questi ragazzini che girano i motorini elettrici che vandalizzano le barche presenti al porto, ma non solo perché fanno anche altri numerosi danni“.

“Posso dire che la città di Palermo ha fatto una bruttissima figura con mio cugino, lo vedovo che era un po’ confuso, non sapeva cosa dire e cosa fare, forse era sotto shock perché non si aspettava tutto questo. Anche mia figlia è rimasta traumatizzata, ma per fortuna non era vicino a me. C’è stato il panico in quei momenti, c’erano delle grida e nessuno sapeva cosa fare“.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI