Sfogo Maran: "E' dura ma| ci sono ancora i margini" - Live Sicilia

Sfogo Maran: “E’ dura ma| ci sono ancora i margini”

Il tecnico rossoazzurro rompe il silenzio in una conferenza stampa senza peli sulla lingua. LEGGI TUTTO

 

TORRE DEL GRIFO
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TORRE DEL GRIFO (Mascalucia). Le parole di mister Maran all’indomani della sconfitta di Udine ed a cinque giorni dall’arrivo del Torino.

IL MOMENTO. “Ho voluto essere qui e non commentare ieri a caldo perché volevo avere più tempo per riflettere e per una forma di rispetto nei confronti di chi vuole bene al Catania. Stare qua a commentare la partita di ieri mi fa anche rabbia: l’avete visto tutti come abbiamo giocato e quando il migliore in campo è il portiere avversario significa che abbiamo preparato bene la partita. Col Napoli abbiamo commesso degli errori ma abbiamo creato tanto. Quando giochi con le grandi soffri. Ma non riusciamo proprio a concretizzare. Noi non alziamo bandiera bianca”.

LA SALVEZZA. “Se andiamo a vedere la partita di ieri, per come siamo scesi in campo dico che ci crediamo ancora. Perché stare a qua a fare dei discorsini non ho voglia: voglio dirvi che la situazione è drammatica ma o ci piangiamo addosso oppure ammettere che nonostante la situazione attuale abbiamo ancora da giocare e stare sul pezzo. Dopo la partita con la Lazio hanno giocato anche dei fattori psicologici, che non vanno giustificati, e fisici perché abbiamo perso altri uomini”.

LA SCONFITTA DI UDINE. “Ieri non c’era da parlare ma solo da stare zitti. Quando esci dal campo con un fardello così pesante c’è solo da ricostruire e riporre le basi: questo significa lottare fino in fondo. Ieri c’è stata solo una grande tristezza. Se guardiamo indietro è un casino ma ci sono margini per il Catania”.

LE ALTRE CONCORRENTI. “La verità è che delle cinque dietro è stato fatto solo un punto: significa che siamo tutte in difficoltà. Domenica è un’altra finale. Ogni volta ci viene data una nuova chance: e questo ci da ancora speranza”.

GLI ERRORI. “Io ci penso venticinque ore al giorno a come risolverli. Anche ieri abbiamo regalato noi all’Udinese le azioni più pericolose: la mancanza di tranquillità, nel momento più determinante, diventa decisivo. Siamo ultimi: è chiaro che ci sono dei problemi. Ma se è vero che abbiamo molte colpe è anche vero che tante volte le cose non sono andate come dovevano andare”.

L’AVVERSARIO DI DOMENICA. “Il Torino è una delle quadre più complicate da affrontare soprattutto per chi gioca in casa. Ma poco importa: a questo punto…”.

I TIFOSI. “Non voglio fare appelli per la partita di domenica. Sono qua per dire la verità: abbiamo dei problemi e per poter sostenere questo momento dobbiamo mettere assieme tutte le energie. Io so come si sente la gente così come so come ci sentiamo noi. Noi dobbiamo andare in campo e giocare, senza appelli”.


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