Shock anafilattico dopo il vaccino: "Inviata segnalazione all'Aifa" - Live Sicilia

Shock anafilattico dopo il vaccino: “Inviata segnalazione all’Aifa”

Il caso – svelato da LiveSicilia - dell'ausiliaria catanese è finito sul tavolo dell'Agenzia Italiana del farmaco.

CATANIA – L’Aifa ha ricevuto la segnalazione inviata dall’Asp 3 di Catania sulla reazione al vaccino Pfizer somministrato a Caltagirone ad una dipendente del Gravina Santo Pietro. Si è trattato di crisi anafilattica. Una reazione avversa, grave, che a oltre 12.000 dosi iniettate è rimasta un unicum.

Il vaccino e il malore dopo circa un’ora.

La mattina del 4 gennaio un’ausiliaria del reparto di pediatria dell’Ospedale di Caltagirone raggiunge l’edificio Clementi del nosocomio per sottoporsi al vaccino anti covid19. La donna informa i medici incaricati della somministrazione di alcune allergie a lei note, fra le quali alcuni farmaci, alcuni eccipienti e dei minerali.
Il quadro complessivo viene giudicato idoneo all’inoculazione del vaccino con la prescrizione che la stessa rimanga in osservazione per un tempo superiore a quello che normalmente è considerato ragionevole per un’eventuale manifestazione di reazioni al vaccino. I 15 minuti di monitoraggio post inoculazione divengono dunque 45. La donna, così come raccontato a LiveSicilia, dopo dieci minuti avverte i medici di sentire un senso di “confusione e intorpidimento” insieme ad un lieve senso di gonfiore alle labbra e dei pizzichi alla lingua. Trascorsi i 45 minuti di osservazione la donna, che sembra essersi ripresa, fa ritorno nel proprio reparto dove viene colta da uno shock anafilattico, sente le vie respiratorie ostruite infine, cianotica, sviene. Soccorsa e trasportata in pronto soccorso viene rianimata e stabilizzata con l’ausilio di adrenalina e cortisone. Solo 3 giorni dopo il quadro clinico della paziente viene valutato come positivo e dall’Utic dove era stata ricoverata in osservazione, viene dimessa.

La comunicazione all’Aifa e l’iter seguito dall’Asp3 di Catania

Vincenzo Inzirillo, dirigente farmacista, responsabile della farmacovigilanza all’Asp 3 di Catania, parla del “caso Caltagirone come un unicum a fronte delle migliaia di dosi già somministrate:

“Sono un paio i casi – spiega il medico – che hanno destato qualche preoccupazione, Caltagirone è stato uno di questi. Ad oggi abbiamo32 schede di reazioni avverse. Sono, eccetto i casi di cui sopra, reazioni già presenti nel foglietto illustrativo del vaccino: nauseam dolore nel sito dell’inoculazione della puntura, cefalea, secchezza fauci.
Anche il secondo caso avverso complesso riguarda una crisi anafilattica”.

Come funziona la catena delle segnalazioni di effetti avversi?

“La farmacovigilanza raccoglie tutte le segnalazioni avverse a farmaci e vaccini. I casi, raccolti in schede di segnalazione vengono inviate all’Aifa. Il nostro è territorio, quello dell’Asp3 di Catania è molto vasto le schede vengono inviate non solo dagli ospedali ma anche dalle farmacie, case di cura private, singoli cittadini, e vengono inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza gestita dall’Aifa.

Per i vaccini le segnalazioni vanno inviate entro 36 ore, sia nel caso di eventi avversi noti che per quelli non noti.

Le segnalazioni raccolte dall’Aifa vengono inviate all’Ema che raccoglie tutte le reazioni avverse avvenute in Europa. I dati contenuti in questi database vengono, in ultimo, inviati all’OMS”.

C’è possibilità di effetti non noti a lungo termine?

“Non sappiamo quali possano essere gli effetti a lungo termine di questo farmaco motivo per il quale la farmacovigilanza ha un ruolo fondamentale nel censire i singoli eventi avversi. E’ comunque un farmaco sicuro che ha superato i test di sperimentazione”.

Chi come la dipendente del Gravina Santo Pietro di Caltagirone ha manifestato una reazione avversa al vaccino deve sottoporsi alla seconda dose?

“Bisogna sempre ricordare al vaccinatore eventuali primi eventi avversi al vaccino per chi si sottopone alla seconda dose, in linea di massina un effetto lieve, transitorio e noto non pregiudica la somministrazione del richiamo. Nel caso di gravi effetti collaterali di norma non si procede con la seconda dose. Per chi fa la prima dose invece è bene sottolineare l’importanza che ha una corretta comunicazione di ogni intolleranza, allergia o precedenti eventi avversi a farmaci malattie pregresse, ai medici somministratori.

L’Aifa, contattata telefonicamente ha annunciato che già nei prossimi giorni e con precisa cadenza pubblicherà i report con i dati dell’incidenza delle reazioni avverse al vaccino Covid19″.

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