“Propongo un metodo: ordinanze regionali coerenti con il Dpcm”: così parla il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia in videoconferenza alle Regioni, secondo quanto si apprende. “Se ci sono ordinanze non coerenti invio una diffida, una lettera con la scheda indicando le parti incoerenti e la richiesta di rimuoverle. Se non avviene sono costretto a ricorrere all’impugnativa al Tar o alla Consulta. In base al monitoraggio delle prossime settimane ci potranno essere dal 18 maggio scelte differenziate”.
“Sì a scelte differenziate | Attenti, o impugno”

La video-conferenza con le regioni.
Il ministro Boccia
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Redazione
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Non credo che quando le malmesse Regioni del Nord riapriranno i battenti, avranno mai dei dati epidemiologici così bassi come quelli che già oggi abbiamo in Sicilia.
Se un personaggio come questo adesso si permette di minacciare in questo modo le regioni siamo veramente oltre la frutta! Ho l’impressione che taluni personaggi abbiano preso gusto alla deriva autoritaria e di onnipotenza. E’ come se ci fosse una sorta di competizione per far vedere chi è che veramente comanda. Ormai la costituzione italiana è diventata carta igienica tra DPCM, Ordinanze, interpretazioni autentiche di decreti (che prima si facevano per legge) effettuate verbalmente da ministri della repubblica (ormai ahimé delle banane). Mi chiedo se ormai non sia il caso che intervenga il Presidente della Repubblica per richiamare un pò tutti al rispetto delle regole, delle leggi e della Costituzione.
e poi dicono cha salvini e meloni sono fascisti
boccia hai dimenticato di mettere il fez
Governo approssimativo e confusionario incapace di risolevere i problemi, per le restrizioni subito attuano tutte le prescrizione che vengono dal mondo scentifico (non tutto perchè anche la sono divisi) per i provvedimenti di natura economica è da tree mesi che parlano al futuro mentre il presente è dato da gente che non può lavorare e comincia ad avere problemi per mangiare. Prima vanno a casa e meglio è per tutti.