"Sì al dialogo con Crocetta | Ma niente poltrone" - Live Sicilia

“Sì al dialogo con Crocetta | Ma niente poltrone”

Il capogruppo all'Ars del Movimento cinque stelle, Giancarlo Cancelleri

Il capogruppo dei "grillini" all'Ars: "Siamo disposti a discutere col governo provvedimenti che ci sembrano giusti. Ma il presidente non provi a offrirci l'ingresso nel governo: la nostra risposta sarà sempre 'no'".

INTERVISTA A GIANCARLO CANCELLERI
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3 min di lettura

PALERMO – “Siamo pronti a dialogare con Crocetta. Ma non provi a offrirci poltrone”. Il capogruppo all’Ars del Movimento cinque stelle Giancarlo Cancelleri sgombra il campo dagli equivoci. Da un lato, il suo leader Beppe Grillo indica la Sicilia come esempio da seguire, dall’altro, il governatore rivendica di essere stato “il primo ideologo in Italia dell’alleanza tra il centrosinistra e il Movimento cinque stelle”. E ha anche annunciato possibili incontri, nei prossimi giorni, per “testare” la solidità di questo asse, incrinato nelle ultime settimane dai casi Muos e Dpef.

Onorevole, ha incontrato il presidente Crocetta dopo l’esito delle elezioni politiche?
“L’ho solo sentito al telefono. Ci incontreremo nei prossimi giorni”.

Lui ha parlato di apertura al Movimento cinque stelle. Che significa, secondo lei?
“Questo ce lo spiegherà il presidente. Io posso dirle cosa, di certo, non significa”.

Ce lo spieghi.
“Certamente, le parole ‘dialogo’, ‘apertura’, ‘intesa’, non si tradurranno in un nostro ingresso nel governo”.

Lo esclude categoricamente? Voi non farete mai parte del governo Crocetta?
“Assolutamente. Non ci sono dubbi. Noi, in questo senso, abbiamo le idee molto chiare”.

Quali sono?
“O si riesce a formare un governo composto solo da esponenti del Movimento cinque stelle, o niente. Crocetta ha vinto, governi lui. Non siamo sedotti dalle poltrone”.

E quindi? L’apertura del presidente?
“Quando vorrà coinvolgerci nelle scelte, siamo qui. Siamo pronti a sederci attorno a un tavolo per entrare nel merito delle proposte che il governo vorrà avanzare. E avanzeremo anche le nostre, ovviamente. Dobbiamo andare oltre gli annunci e iniziare a fare qualcosa di risolutivo, a partire dal settore dei rifiuti”.

Eppure, dopo l’exploit delle Politiche, in tanti chiedono al Movimento cinque stelle di fare “il salto di qualità”. Di passare dalla protesta alla proposta. All’amministrazione.
“Non bisogna stare dentro un governo per cambiare le cose. Anzi, il nostro compito è quello di spingere, costringere chi governa a fare le cose per bene. E grazie a questo atteggiamento, stiamo in effetti cambiando la politica in Italia e in Sicilia. Prima di noi, non si parlava di temi come i rimborsi elettorali, l’abolizione delle province”.

A proposito, voi siete per l’abolizione delle province, il governatore non è d’accordo: vuole lasciare in piedi l’ente, tagliando le spese inutili.
“Quello delle province è l’unico vero tema che abbiamo potuto affrontare nel corso della telefonata di oggi (ieri, ndr). Il presidente ci ha assicurato che anche lui è d’accordo con la nostra proposta: abolizione e creazione dei Consorzi di Comuni, che consentiranno di tagliare le spese ‘politiche’, senza perdere un posto di lavoro. Così, risparmieremo centinaia di milioni di euro”.

Poi, cosa chiederete al governatore?
“Intanto che cambi l’approccio generale. Dobbiamo riuscire a risolvere i problemi senza trovarci in una condizione di emergenza. Bisogna programmare, intervenire in tempo. Ma ovviamente, su questo non attribuiamo colpe al governo, che si è trovato a intervenire in una situazione difficilissima. Adesso, però, bisogna voltare pagina. Certo, ci attendiamo anche che il presidente mantenga qualcuna delle sue promesse”.

A quali si riferisce in particolare?
“Una ci sta particolarmente a cuore: ospite del programma Rai Ballarò, pochi giorni dopo il suo insediamento, Crocetta disse che avrebbe dimezzato gli stipendi dei deputati entro tre mesi. Altrimenti, si sarebbe andati subito al voto. Gli ricorderemo che i tre mesi stanno scadendo”.

Ma il presidente della Regione non ha competenze su quelle indennità. Dovete pensarci voi, cioè l’Ars…
“E allora perché lo annunci? Io ritengo invece che il governatore abbia molti strumenti per ‘farsi sentire’ anche in Parlamento. Lo aspettiamo”.

Insomma, non vorrete di nuovo litigare, così come per la vicenda Muos. A proposito, l’assessore Zichichi ha detto che il radar non è nocivo…
“Se il governatore firma un provvedimento e l’assessore esprime opinioni che vanno esattamente nella direzione opposta, credo, come minimo, che in giunta ci sia un certo imbarazzo. Ma Zichichi non è un problema nostro. È un problema di Crocetta”.


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