"Sì alle elezioni anticipate | Orlando? Uno sciacallo" - Live Sicilia

“Sì alle elezioni anticipate | Orlando? Uno sciacallo”

“Le elezioni anticipate? Forse è il caso di pensarci seriamente”. Sono le parole del presidente Raffaele Lombardo, dopo quelle del capogruppo del Pd all'Ars Antonello Cracolici. Le urne sono più vicine?
Parla il presidente Lombardo
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“Le elezioni anticipate? Forse è il caso di pensarci seriamente”. Raffaele Lombardo raccoglie le parole pronunciate qualche minuto prima del capogruppo del Pd all’Ars Antonello Cracolici, e imprime una seria accelerazione verso le prossime elezioni regionali. O una seria frenata, a dire il vero, visto che il senso delle parole del governatore, si ritrova in quest’altro passaggio: “Discutendo con gli alleati – ha detto Lombardo – ci siamo resi conto di come la contemporaneità tra elezioni politiche e regionali finirebbe col creare una interferenza. Le logiche ‘romane’ dei partiti, insomma, potrebbero ricadere sugli equilibri siciliani, non consentendo alleanze basate su ragionamenti ‘indipendenti’”. Per questo, il presidente della Regione precisa: “Nel caso in cui, ad esempio, dovessero essere le elezioni nazionali ad arrivare prima della scadenza naturale, allora si dovrebbe ragionare al contrario, e spostare più in là possibile quelle regionali”.

Un’ipotesi, quest’ultima, però, che appare meno credibile della prima. Perché al di là dell’opportunità politica, pesa sempre il procedimento giudiziario a carico del governatore, con una “promessa” di dimissioni prima della decisione del giudice, giunta dallo stesso Lombardo. E proprio il più fedele alleato, al quale oggi Lombardo ha platealmente stretto la mano davanti ai fotografi, Antonello Cracolici, non ha girato molto attorno alla questione: “Andare avanti così per un anno è impensabile, sarebbe un logoramento per tutti”.

E non conviene nemmeno, da un punto di vista meramente “strategico”, così come spiegato dallo stesso Lombardo: “L’influenza operata dalle politiche nazionali, va letta nel senso di un possibile ricompattamento di certe forze che al momento non sono convinte di riproporre i vecchi schemi del centrodestra o quelli della cosiddetta ‘foto di Vasto’”. Insomma, per un partito come l’Mpa, oggi, è meglio muoversi all’interno di una situazione fluida, frammentata.

Tenendo vicino quel Pd nuovamente attaccato da Leoluca Orlando: “Come fanno i democratici – ha detto l’ex sindaco di Palermo – a stare insieme a un presidente accusato di mafia?”. Ma sul tema, Raffaele Lombardo ha sfoderato una certa “grinta”: “Orlando – ha detto il governatore – non è altro che uno sciacallo. Non gli ho mai visto muovere un dito contro un vero mafioso. Non gli ho mai sentito dire nulla contro Riina o Lo Piccolo. In tutti questi anni si è solo rifugiato in un’antimafia strumentale. Ma in realtà ha fondato le sue fortune politiche, per un lungo periodo, sulla vicinanza con Andreotti e Lima. Con i quali ha convissuto, e ai quali deve molte delle sue fortune politiche. E io – ha concluso Lombardo – ne sono stato testimone”.


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