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Sicilia che vai, giustizia che trovi | Ecco la classifica dei tribunali

La giustizia nell'Isola. Dove funziona (pochissimi casi). E dove invece non funziona affatto.

La classifica
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PALERMO– La buona notizia è che anche in Sicilia si può ottenere una giustizia rapida ed efficiente. Due dei migliori tribunali in fatto di cause civili, a livello nazionale, si trovano nell’Isola, come racconta il ‘Corriere della Sera’. Di contro, però, gli uffici giudiziari di Marsala e Termini Imerese restano vere e proprie oasi nel deserto. È quanto emerge da uno studio sulle “performance dei Tribunali Civili” curato dall’Osservatorio per il monitoraggio degli effetti sull’economia delle riforme della giustizia. Dati, pubblicati dal Ministero della Giustizia, che fotografano la durata dei processi e la capacità di smaltire le cause pendenti da più di tre anni. Sui 139 tribunali presi in esame, solo in 27 hanno superato l’esame a pieni voti.

Tra questi, come detto, si trovano i presidi di giustizia di Marsala e Termini Imerese. Gli uffici del comune lilibetano hanno ridotto addirittura al 5,7% i processi di durata ultra triennale rispetto al totale delle cause, per una durata media di 461 giorni. Numeri che “piazzano” il tribunale di Marsala all’ottavo posto degli uffici giudiziari più efficienti in Italia, dietro soltanto a Rovereto, Aosta, Trieste, Verbania, Cuneo, Lanciano e Udine. A Termini Imerese, invece, la percentuale di vecchi processi è del 17,1%. Percentuale non bassissima, ma che è supportata dagli appena 532 giorni di durata media di una causa civile.

Dietro, per ciò che riguarda i tribunali siciliani, c’è il vuoto. Tra i dieci presidi italiani con “performance media”, individuati dall’Osservatorio che ha realizzato lo studio, si trova soltanto Caltanissetta (16% di processi ultra triennali ancora da smaltire e 629 giorni di media per una causa). Il resto, secondo il dossier, è da maglia nera. Tra i “bocciati” per l’eccessiva durata dei processi civili si trovano Sciacca (750 giorni per una causa e il 16,7% di processi “arretrati”), Trapani (755 giorni e 17,6% di vecchie cause), Agrigento (795 giorni e 18,7% di processi ultra triennali) e Palermo (800 giorni per arrivare a sentenza e 16,4% di cause che vanno avanti da oltre 3 anni).

Ancora peggio il resto dei tribunali dell’Isola, tutti inseriti nell’elenco dei 96 presidi giudiziari con “performance sotto la media”, sia per ciò che riguarda la percentuale di processi ultra triennali che attendono la sentenza, sia per la durata dei processi stessi. In particolare, a Gela una causa su quattro è in corso da oltre tre anni e sono necessari 757 giorni per la definizione di un processo civile. Oltre tre anni per arrivare a sentenza a Siracusa, Enna, Ragusa e Caltagirone, dove i processi con durata ultra triennale sono rispettivamente il 36,2%, 33,4%, 28,9% e 34,9%. Numeri da “de profundis”, infine, a Messina, Patti e Barcellona Pozzo di Gotto, dove un processo civile su due è in corso da oltre tre anni e sono necessari circa quattro anni per arrivare a sentenza.

Un trend negativo che, seppur con qualche eccezione, accomuna tutti i tribunali del Sud, dove complessivamente il 40% dei processi sono pendenti da più di tre anni (contro il 19% del Nord e il 27% del Centro) e la durata media di una causa civile è di 996 giorni (597 al Nord , 893 al Centro). Come invertire la tendenza? Secondo l’Osservatorio, occorre seguire l’esempio di Marsala, “diventato in breve tempo uno dei tribunali con la minore incidenza delle cause ultra triennali e con i più veloci tempi di definizione”, si legge nel dossier. In particolare, i giudici dovrebbero assegnare priorità più alta ai processi più “vecchi”, e ogni ufficio giudiziario dovrebbe procedere con cadenza mensile alla riallocazione dei carichi di lavoro e alla verifica della performance del tribunale e di ogni singolo magistrato.


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