Sicilia e-Servizi in crisi | Lo sciopero dei dipendenti - Live Sicilia

Sicilia e-Servizi in crisi | Lo sciopero dei dipendenti

Già in 14 hanno perso il posto
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Hanno scioperato oggi. Lo faranno anche domani. Gli ottanta lavoratori di Sicilia e-Servizi Venture, parte privata della partecipata regionale in liquidazione, ha incrociato le braccia. Dopo mesi, a volte anni di lavoro all’interno della società che avrebbe dovuto rivoluzionare il sistema di informatizzazione della Regione, presto saranno messi alla porta.

Per 14 di loro, a dire il vero, l’ora è già scoccata. In seguito proprio alla liquidazione della società e allo scadere dei contratti a tempo determinato di apprendistato, infatti, non è arrivato il rinnovo. Altri 66 lavoratori potrebbero trovarsi più o meno nelle stesse condizioni. Così, hanno deciso di fermare tutto, nella sede palermitana della società, in via Thaon de Revel.

“La Sisev, socio privato di Sicilia e-servizi, – spiega il rappresentante della Fiom Cgil di Palermo Francesco Piastra – finora  non ha confermato il rapporto a questi lavoratori che avevano un contratto di apprendistato. Gli altri continuano. Ma il timore è che questo sia solo il primo segnale di disfacimento, che il processo innescato dalla Regione porti a una riorganizzazione del servizio informatico con il rischio non solo della perdita di funzionalità del servizio ma anche dei posti di lavoro  Contestiamo il fatto – aggiunge Piastra – che sulla riorganizzazione non c’è stato confronto con Fiom, Fimn e Uilm  e che in un momento così difficile non si tenga conto che qualsiasi mutamento del sistema non possa prescindere dal mantenimento dell’occupazione”.

La gestione di Sicilia e-Servizi è stata al centro dell’indagine di una commissione all’Ars che ne ha messo in luce molti aspetti critici, a cominciare dalla “portata” degli stipendi dei dirigenti, considerati, dai deputati dell’Ars, spropositati e anche illegittimi. “Ma queste leggerezze non possono ricadere sui lavoratori”, insistono i sindacati, che proprio all’Ars adesso si rivolgono, oltre che direttamente al governo, attraverso una lettera aperta al presidente Lombardo, con la quale si invita a considerare l’importanza strategica di Sicilia e-Servizi anche nell’ottica del riordino delle partecipate già in atto.

Fiom, Fim e Uilm hanno poi chiesto proprio stamattina, un  incontro con la seconda e terza commissione dell’Ars. “Come sindacati – conclude Piastra – chiediamo che questi lavoratori possano continuare a lavorare e che se ci sono stati degli abusi nella gestione dell’azienda, sia da parte di Sise che di Sisev, non possano essere scaricati sui lavoratori che fino a questo momento hanno garantito la funzionalità del servizio”.


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