“Sicilia, serve una visione: noi in maggioranza, ma non faremo sconti” - Live Sicilia

“Sicilia, serve una visione: noi in maggioranza, ma non faremo sconti”

Intervista a Gianfranco Miccichè: il giudizio sulla giunta, la verità sulla telefonata di Berlusconi e quello che Schifani "non ha"
GOVERNO SCHIFANI
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intervista miccichè

Nell’opposizione qualcuno sta frequentando le stanze della maggioranza?

I segnali ci sono, si tolgano dalla testa che io andrò all’opposizione, devono presentare cose fatte bene”.

Ultima grana per la Regione, la sanità

“Sono convinto che andrebbero fatte due o tre operazioni che farebbero risparmiare cifre enormi. Ho studiato con i professori, l’ordine dei medici, io ho avuto mille incontri. Non mi permetto di suggerire le cose, probabilmente per il solo fatto che le propongo farebbero il contrario. Oggi sono diventato il mostro cattivo, ma per la campagna elettorale Schifani si arrabbiava se ero assente”.

Come deve essere la sanità del futuro rispetto a quella del passato?

“Sulla continuità col passato non do colpe a Razza. L’ex assessore, salvo i suoi metodi, poi ha avuto la fortuna che si è occupato poco di sanità e molto di covid e il risultato non posso dire che sia stato negativo. L’arroganza di persone nella sanità molto vicine a Razza, che operavano con una padronanza come se fosse di loro proprietà, non mi è mai piaciuta. Spero che vogliano cambiare il metodo di lavoro”.

La Volo è una garanzia?

Non ne ho idea, la conosco perché da ragazzi uscivamo insieme, era fidanzata di mio fratello Gabriele. Facevamo parte di gruppi di estrema sinistra. Conosco meglio la sorella, un punto di riferimento della mia vita. Un giorno Schifani mi ha chiamato per comunicarmi il nome dell’assessore alla sanità, ma avrei dovuto dire che era il nome scelto da Forza Italia. Non funziona così, mi sono sentito offeso. Spero che lavorerà bene. È una che conosce la struttura amministrativa della Regione”.

Dopo la spaccatura in Forza Italia, Silvio Berlusconi aveva assicurato il suo intervento. Poi cos’è accaduto?

“Berlusconi ha fatto dei tentativi con Schifani e ha ricevuto un no talmente violento da rispondere che ne avrebbe preso atto, ero vicino a lui. Berlusconi non ammazza uno per salvare un altro. Io sarei molto contento del commissariamento di Forza Italia. Se il mandato è fare fuori Miccichè non c’è bisogno di fare il commissario, nominino Falcone. Ma se viene un commissario, considerato che hanno preso tutto loro, l’unica cosa è che arrivi qualcuno che ci faccia prendere in considerazione. Loro parlano del commissariamento di Forza Italia e io la considero una provocazione”.

Qual è la sua posizione?

“Noi la mano la tendiamo dal primo giorno, noi abbiamo chiesto di essere rappresentati in giunta e ci è stato negato. Abbiamo chiesto la vicepresidenza e ci è stato negato perché Michele Mancuso è stato chiamato e gli è stato detto che non lo avrebbero votato perché era con Miccichè. Dobbiamo cominciare a chiarire, Mancuso è una persona seria, ma loro sono riusciti a rubare la Lantieri”.

Cosa ne pensa del capogruppo di Forza Italia schifaniana Pellegrino?

“Sta facendo una parte da servo schiocco, è una situazione ridicola, come sono diventate queste persone? Hanno fatto iniezioni di veleno nel sangue. Tutti gli assessori della giunta hanno un rapporto ottimo con me, mi dicono che sono meravigliati di questa situazione, tranne Tamajo e Falcone. Mi dispiace che Tamajo dica di essere stato costretto ad andarsene perché io non lo volevo fare assessore, perché è una falsità. Ma io sono innamorato di Alberoni e quando qualcuno si inventa una storia per giustificare una azione, per loro è talmente importante che la storia sia vera che finiscono col crederci. Tamajo è possibile pure che provi a smentirmi”. LEGGI ANCHE “Schifani mi ha mandato a…”

Vista la situazione delicata sia di crisi regionale che dell’assetto regionale, ha un piano B per l’Ars?

“Io ho un piano A”.

Quali saranno le prossime mosse?

“Tutte le cose che proporranno e mi convincono le voterò con entusiasmo, amo talmente la Sicilia che mi auguro che Schifani faccia bene, ma loro non lo capiscono. E poi ripeto sempre la stessa frase, io sono nato per essere felice, non mi fotte nessuno. Se sperano di farmi incazzare, non hanno capito niente. Io non serbo rancore, diversamente non avrei candidato Schifani e Falcone. Ma ho fatto mettere Gallo nel listino, La Rocca Ruvolo l’ho fatta candidare. Dopo quello che hanno fatto, non aspettino sconti perché non ne faremo. E tutto quello che potremmo fare per il bene della Sicilia lo faremo, anche se dovesse esserci un danno per loro”. (direttore@livesicilia.it)


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