Cartabellotta, l'uomo della pioggia: "Grave siccità, ecco cosa faremo"

Cartabellotta, l’uomo della pioggia: “Grave siccità, ecco cosa faremo”

Commenti

    Ma non sarebbe meglio pensare all’acqua e accantonare il ponte sullo stretto. Non sarebbe meglio a garantire la salute, le strade, le ferrovie, le autostrade, gli ospedali, le scuole, gli invasi, gli acquedotti, cioè tutte le infrastrutture necessarie e la manutenzione di quelle che ci sono. Trasformare la Sicilia in un enorme cantiere ed evitare di perseguire la realizzazione del ponte inutile e irrealizzabile in una zona ad alto rischio sismico e da impatto ambientale devastante. Non è obbligatorio seguire la stupidità e l’arroganza di Salvini spaccone della politica e delle istituzioni. Le sue opinioni sul caso Navalny sono assurde e dimostrano il suo bassissimo spessore come persona e come rappresentante delle Istituzioni. Ancora non ha capito che Putin è peggio di Hitler e non ha capito che la Sicilia ha altre priorità, come il lavoro per i giovani Siciliani che sono costretti ad emigrare. I politici Siciliani che vanno dietro a Salvini non stanno tutelando la Sicilia . Pensiamo ad affrontare le priorità. Siamo senza acqua. Non pensiamo al ponte come la soluzione di tutti i mali

    Un altro poltronaro politico tutte chiacchiere e lauto stipendio

    io aggiungerei un altro problema, se i politici smettessero di chedere soldi per poi non spenderli nel realizzare quanto richiesto , ma si prodigassero a realizzare cio’ che e’ stato sovvenzionato , forse dico forse il problema sarebbe di minore gravita’.

    Penso che sia arrivato il momento di realizzare subito, ma subito prima che sia troppo tardi, impianti di desalinizzazione dell’acqua del mare alimentati con pannelli fotovoltaici simili a quelli esistenti in Israele che alimentano la provincia ‘ di Tel Aviv (oltre un milione d i abitanti)
    e mostrati in TV in una trasmissione RAI dal ricercatore Mario Tozzi. Inoltre lungo tutte le fiumare della Sicilia realizzare vasche di contenimento per creare delle riserve di acqua come quelle realizzate in Toscana ed Emilia Romagna , impiegando tutto il personale ed i mezzi dell’Ente Sviluppo Agricolo da tempo inattivi.

    Visto che il problema della siccita’ non e’ piu’ momentaneo o occasionale ma cronico a causa dei mutamenti climatici, la regione siciliana oltre a sperare nelle piogge, al riutilizzo delle acque reflue etc etc, o ad altre misure tampone, dovrebbe anche dotarsi ( come avviene da anni nei paesi Arabi e in Spagna ) dei dissalatori di acqua marina, di cui il commissario non parla in questo articolo

    Pochi anni fa, la regione siciliana su proposta del gestore privato, ha colpevolmente, chiuso il dissalatore di Trapani che produceva più di 300 litri/secondo di acqua potabile. Posso dire senza possibilità di smentita che esistono altre nefandezze messe in atto per non completare opere idrauliche che avrebbero garantito una quantità d’acqua sufficiente per superare eventuali difficoltà, invece al primo accenno di siccità siamo nei guai.

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