PALERMO- In Sicilia mancano oltre mille pasticcieri, gelatai e panettieri. Una carenza di figure professionali che viene alla luce nei giorni che precedono le festività pasquali, quando salgono alla ribalta i consumi dei prodotti della tradizione e in particolare quelli del comparto dolciario, settore ad elevata vocazione artigianale. Il dato – spiega una nota – emerge da uno studio dell’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia da quale si evince che nella nostra isola mancano all’appello ben 1.160 pasticcieri, gelatai e conservieri artigianali e panettieri e pastai artigianali, il 62% dei 1.870 previsti in ingresso (dato Excelsior Unioncamere).
“La difficoltà delle imprese”
“La difficoltà di reperimento è un problema che registriamo da anni in quasi la totalità dei comparti artigiani – dice Daniele La Porta (nella foto), presidente di Confartigianato Sicilia –, le micro e piccole imprese affrontano grandi disagi nel reclutare personale qualificato. Il dato che ci consegna il nostro Osservatorio non può non allarmarci ed è bene correre ai ripari, investendo di più nell’istruzione, nella formazione professionale e nell’apprendistato”. Sulla tavola di Pasqua ci saranno 279 prodotti siciliani della tradizione grazie all’offerta di oltre 5 mila imprese artigiane.
Ma i prezzi…
Salgono ancora i prezzi della pasticceria. Nonostante il persistere di alcune tensioni sui costi delle materie prime, si osserva un rallentamento della dinamica dei prezzi della pasticceria. Per lo zucchero nel 2023 si è registrato un aumento del 28,4% su base annua, mentre le quotazioni del cacao sui mercati internazionali a febbraio 2024 sono più che raddoppiate (+107,9%) rispetto a un anno prima. Nel periodo pasquale, se consideriamo il triennio 2021-2024, i prezzi della pasticceria fresca sono cresciuti del 10,9%, meno della metà dei prezzi dei prodotti alimentari (+21,2%) e dei prezzi della pasticceria confezionata (+23,6%).