PALERMO – Arriva a Sala d’Ercole una mozione per istituire anche in Sicilia le zone franche fiscali e doganali. Un’opportunità per utilizzare gli strumenti comunitari rivolti a quelle regioni in situazioni difficili. La prima regione italiana ad avviare le procedure per essere considerata zona franca è la Sardegna. “Noi presentiamo le medesime condizioni di svantaggio – sottolinea Valeria Sudano -, anzi se possibile siamo in una situazione pure più disagiata per quello che riguarda il Pil pro capite”. A firmare la mozione l’intero gruppo dell’Udc, oltre alla sopracitata Sudano, esponente di Cantiere Popolare.
“Abbiamo due mesi di tempo – sottolinea Lino Leanza – per attivare le procedure. Un regime fiscale e doganale speciale porterebbe una concreta inversione di rotta nell’economia siciliana”. I riferimenti normativi delle zone franche sono quelli del Trattato di Lisbona, che pone all’ordine del giorno la riduzione del divario fra i livelli di sviluppo delle varie ragioni europee, oltre che il ritardo di sviluppo di quelle aree considerate meno favorite. In prima linea quindi le regioni insulari e quelle frontaliere. “Abbiamo tutte le carte in regola – dice Luca Sammartino – per aver riconosciuto lo status privilegiato dal punto di vista fiscale e doganale”.
Una proposta dai crismi diversi invece quella presentata in maniera congiunta dai deputati della lista Crocetta e del Movimento cinque stelle, che chiedono l’attivazione delle zone franche urbane. Si tratta di aree di medie dimensioni dove poter istituire progetti di defiscalizzazione. “E’ importante coinvolgere e interessare i Comuni – precisa Nello Dipasquale, primo firmatario della mozione – perché saranno loro i protagonisti sul territorio. Dobbiamo dotare loro di quegli strumenti per poter istituire tramite delibere e atti amministrativi queste zone franche urbane”. I due gruppi parlamentari sottolineano che l’istituzione delle Zone franche urbane servirebbero pure ad arginare la crisi che continua ad investire i settori produttivi, “provocando i noti e gravi disagi di tipo sociale ed economico”. Inoltre – aggiungono i venti deputati firmatari – la Zfu contribuirebbe al rilancio della Sicilia e del suo territorio, ingessato nella fase di stallo delle sue attività produttive che rischia di paralizzare fatalmente l’economia”. La mozione impegna il governo della Regione Siciliana a utilizzare tutti gli strumenti utili e idonei al fine di consentire l’attivazione di Zone Franche Urbane nella nostra Isola, al fine di contribuire alla crescita sociale ed economica. Le due mozioni saranno discusse in Aula la prossima settimana.
crocetta continua a fare miracoli , peccato che il suo strumento parlante non raggiungerà il 5%
Otterrete voti a catinella. Quando pioverà.
Lasciate in pace chi non c’è più, soprattutto non paragonatelo al fratello ammesso che abbia lo stesso dna!
Questa si che è una grande notizia!
Adesso Crocetta si che può veramente vincere.
L’eredità dello scranno all’ARS.
Bisogna vedere se ci sono altri eredi che potrebbero impugnare il testamento.
Allora è vero che Raffaele Lombardo metterà i suoi candidati nella lista di Crocetta.Le rivoluzioni sono tante ….ma anche i tanti opportunisti che giocano partite sulle spalle dei cittadini onesti
Sicuramente anche la principessa Cleopatra sarà daccordo