Sicurezza in mare, Catalano: |"Riattivare le idromoto" - Live Sicilia

Sicurezza in mare, Catalano: |”Riattivare le idromoto”

Secondo il consigliere di Articolo 4 le moto di salvataggio potrebbero permettere agli operatori di raggiungere più facilmente gli eventuali bagnanti in difficoltà, consentendo rapidi interventi.

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CATANIA – Riattivare il servizio di salvataggio in mare in vista della stagione estiva per garantire la sicurezza dei bagnanti. Lo chiede il consigliere comunale Giuseppe Catalano (Articolo 4) che ha depositato una richiesta indirizzata al sindaco Enzo Bianco proprio per istituire le “idromoto” per un’azione più efficace di sorveglianza in mare. “Con l’avvicinarsi della stagione estiva, il litorale sarà giornalmente affollato da migliaia di bagnanti – spiega Catalano – eppure, diverse zone della nostra Costa sono sprovviste di servizio di salvataggio così come da rilevazioni di monitoraggio effettuate”.

La riattivazione del servizio, istituito nel corso della stagione 2012 ” con operatori esperti e brevettati che hanno effettuato molteplici interventi di soccorso in mare mediante idromoto”, aggiunge Catalano, potrebbe permettere agli operatori di raggiungere più facilmente gli eventuali bagnanti in difficoltà, consentendo rapidi interventi. “L’utilizzo delle moto d’acqua intese come “mezzi di soccorso” si è rivelato importante in tutti quei casi in cui ulteriori interventi avrebbero richiesto tempi e risorse maggiori non sempre disponibili – sottolinea l’esponente di Articolo 4 – per questo non si spiega il fatto che il servizio non sia stato riattivato. Le moto d’acqua sono dotate di barella e, condotte da piloti esperti e professionisti del soccorso – prosegue – risultano essere manovrabili in qualsiasi condizioni meteo-marina, sono inaffondabili ed in grado di garantire rapidi interventi determinanti per salvare la vita a chi si trova in pericolo”.

Inoltre, dettaglio non da poco, lungo il litorale sabbioso esiste già un “corridoio di lancio”. Da qui, la richiesta al sindaco di riattivare immediatamente un servizio essenziale. “Si attivi – conclude Catalano – attivarsi urgentemente presso la Regione e l’assessorato alla Salute”.

 

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