Una notizia scoop. E il Corrierone, forse un po’ impaurito, la relega a pagina 25 con un “richiamino” in prima. Titolo: “Mafia, Ciancimino jr tira in ballo il premier”. Articolo dell’inviato Felice Cavallaro: “Dopo le minacce al figlio di cinque anni dice di non volere più parlare, Massimo Ciancimino. Ma lo ha fatto negli ultimi giorni. Come la madre Epifania Scardino per la prima volta loquace con i magistrati di Palermo ai quali ha confermato il contenuto di un “pizzino” indirizzato nel 2001 dal marito “Don Vito” a Bernardo Provenzano chiamato ‘Caro Rag’ e con riferimenti espliciti a Silvio Berlusconi”.
“Un invito a distribuire – scrive Cavallaro – i cento milioni di lire incassati da una trattativa che coincide con le elezioni del 2001. Il testo è top secret, ma chi lo ha letto così sintetizza evocando conteggi in vecchie lire: ‘Dei cento milioni ricevuti da Berlusconi, 75 a Benedetto Spera e 25 a mio figlio Massimo’. E poi: ‘Caro Rag. bisogna dire ai nostri amici di non continuare a fare minchiate… E di risolvere i problemi giudiziari’ . Sarebbe davvero inquietante – scrive Cavallaro – questo appunto, soprattutto se fosse confermata la data del 2001, quando si votò per le Politiche il 13 maggio e per le Regionali in Sicilia il 24 giugno”.