Sindoni lancia la nuova Orlandina: | "Cresceremo, punto sui giovani" - Live Sicilia

Sindoni lancia la nuova Orlandina: | “Cresceremo, punto sui giovani”

Intervista esclusiva realizzata con il presidente della Betaland Capo d'Orlando, il quale ammette che l'emozione di presentarsi ai nastri di partenza di un altro campionato di serie A non passa. E non manca l'interesse delle big nei confronti dei giovani paladini

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CAPO D’ORLANDO (MESSINA) – Dal tredicesimo posto in su. Obiettivo non certo usuale, ma a tutto c’è un perché. L’Orlandina che si appresta ad esordire nel suo secondo campionato di Serie A consecutivo parte con un traguardo minimo già fissato dal presidente Enzo Sindoni. Un tredicesimo posto che vorrebbe dire far meglio della passata stagione, quando Capo d’Orlando si riaffacciò in fretta e furia nel gotha della pallacanestro italiana, riuscendo a mantenere la categoria senza patemi. Un risultato ottimo, che il presidente Sindoni punta a migliorare, come dichiarato a LiveSicilia Sport: “Questo lo dirà il campo. A me piace sognare, senza però perdere il senso della realtà: per un paese come Capo d’Orlando confrontarsi con città come Bologna, Milano e Torino è già un sogno. Senza porre limiti alla provvidenza, parlare di salvezza con magari una posizione migliore rispetto all’anno scorso vuol dire essere realisti e positivi. Certo, se dovessimo migliorare ogni anno, a quel punto il problema sarà cosa fare nel 2025 (ride, ndr)”.

Piedi per terra, dunque, perché l’anima dell’Orlandina resta sempre la stessa. La forza di essere il più piccolo comune nella massima serie e di giocarsela faccia a faccia con i capoluoghi, un orgoglio da presidente e da sindaco per Sindoni: “Giocare altre trenta partite in Serie A è un risultato straordinario per il nostro paese”. Ribadire questo concetto, nel giorno della presentazione della squadra ai suoi tifosi, è fondamentale. Perché la Serie A, per Capo d’Orlando, non è semplicemente un patrimonio da preservare: “È una festa, è una gioia – sottolinea il presidente – nello sport però non conta partecipare. Conta vincere, altrimenti non saremmo qui. Noi vogliamo farlo anche in Serie A”.

Una rincorsa verso il terzo anno consecutivo in massima serie da compiere con un gruppo rivoluzionato. Quella filosofia che un big come Gianluca Basile aveva chiesto di rivedere è stata completamente stravolta: un gruppo ringiovanito, con l’aiuto di quattro elementi dal chilometraggio avanzato, con un’idea di squadra ben diversa da quella vista agli inizi della passata stagione: “C’è stata la possibilità di pianificare e programmare senza una promozione che costringe ad un salto di qualità, o addirittura ad un cambio di campionato ad estate inoltrata”, questa è per Sindoni la motivazione che ha spinto l’Orlandina a puntare su giovani di talento. “Tutto ciò – prosegue il presidente – ci ha dato la possibilità di fissare degli obiettivi e di raccogliere i frutti di un lavoro di ricerca e scouting validissimo. Grazie a Giuseppe (il d.s. Sindoni, ndr) siamo riusciti a compierlo e sono bastate poche amichevoli, seppur perse, per far sì che alcune squadre italiane di alto livello abbiano chiesto notizie dei nostri ragazzi. L’orizzonte è tecnicamente possibile, oltre che necessario”.

Se le grandi della Serie A hanno messo gli occhi sui giovani dell’Orlandina, vuol dire che la squadra di Griccioli inizia ad avere una considerazione diversa dalla “cenerentola” che punta solo alla salvezza. Sindoni preferisce però non pensare a competere con chi, ad oggi, ha obiettivi totalmente opposti a quelli della Betaland: “Noi non possiamo competere sul piano economico, ma su quello delle idee e della capacità di individuare i giovani possiamo anche vincere, per far crescere l’Orlandina e la Sicilia cestistica”. Giovani che possono contare sulla guida di un Giulio Griccioli riconfermato sulla panchina biancazzurra: “Non abbiamo mai avuto dubbi. Non abbiamo esercitato l’opzione di uscita, ma sono stato io a dire a Griccioli di dimenticare il termine contrattuale. Una volta saputo di altre squadre interessate a lui, gli ho detto di prendere il tempo necessario, perché potesse comprendere cosa avesse effettivamente dentro. Il fatto che lui abbia scelto di nuovo Capo d’Orlando non vuol dire solo che le cose siano andate bene, ma che nel futuro possano andare anche meglio. L’auspicio che faccio è sulla convinzione che la carriera di Griccioli andrà ben oltre rispetto a quel che è oggi, ovvero uno dei migliori sedici allenatori in Italia”.

A poco più di una settimana dall’inizio del campionato, dunque, l’Orlandina è già pronta per mettere in mostra i suoi gioielli: “Il roster è completo, manca ancora Metreveli che arriverà lunedì sera per problemi di visto. Aspettiamo inoltre che si definisca la vicenda Stojanovic, una scommessa importantissima per noi sia per il presente che in prospettiva. Il roster è più profondo, più duttile e più allegabile. La mentalità degli europei ci permetterà non solo di lavorare bene, ma anche di crescere sempre più, ogni giorno dell’anno”. Una frecciata a chi, lo scorso anno, aveva creato non pochi grattacapi in un meccanismo che faticava a funzionare: “Se Freeman capisce di essere un solista o uno dei migliori atleti della squadra e si siede su questi allori, credo che quest’anno accadrà esattamente il contrario”.


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