Siria, Obama si decide |"Sostegno militare ai ribelli" - Live Sicilia

Siria, Obama si decide |”Sostegno militare ai ribelli”

Il governo statunitense conferma l'uso di armi chimiche da parte dell'esercito di Assad e lancia la proposta di aiuto. Ma Mosca ribatte.

La posizione della Casa Bianca
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WASHINGTON – Barack Obama ha spesso parlato di una “linea rossa” oltre la quale la Siria non deve andare: sembrerebbe che per gli Stati Uniti questo confine sia stato valicato. La Casa Bianca afferma che il regime di Assad ha usato armi chimiche contro i ribelli e ora Washington è pronta a da “sostegno militare” ai ribelli. E si parla anche dell’istituzione di una no-fly zone sui cieli siriani, ma al momento sono solo indiscrezioni.

Il presidente Obama negli scorsi giorni ha subito pesanti critiche rispetto al suo atteggiamento considerato dall’opinione pubblica statunitense “troppo morbido”. Un duro attacco è arrivato anche dall’ex presidente Bill Clinton, che ha definito la linea di immobilismo di Obama “una follia”.  Ma gli Usa non sono gli unici ad avere da dire sulla situazione siriana.  Questa mattina infatti è arrivata durissima la reazione da Mosca: “Le informazioni sull’uso di armi chimiche da parte di Assad sono state costruite” dagli Usa come “le bugie sulle armi di distruzione di massa di Saddam Huessein” scrive su Twitter il presidente della Commissione Esteri della Duma vicino al Cremlino, Alexiei Pushkov. “Obama sta prendendo la stessa strada di Bush”, aggiunge.

Ieri era stato il New York Times a riportare per primo l’esistenza di un memorandum circolato all’interno del governo in cui le comunità di intelligence di Stati Uniti ed Europa per la prima volta concordavano sull’uso di agenti chimici da parte del regime di Damasco. In particolare gas sarin che, seppur usato su scala ridotta, avrebbe provocato nell’ultimo anno dai 110 ai 150 morti. Almeno sulla base delle informazioni finora in possesso dei servizi segreti dei Paesi occidentali. La conferma è arrivata infine dalla stessa Casa Bianca, che ha notificato le sue valutazioni al Congresso e ha aperto all’attesissima decisione di armare direttamente le forze dell’opposizione siriana. Forze che stanno fronteggiando una vigorosa controffensiva delle truppe di Damasco e che da tempo chiedono un sostegno più ampio da parte degli Usa e del Paesei europei.


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