Slitta la nomina di Romano|Mannino "Abbagliato dall'effimero" - Live Sicilia

Slitta la nomina di Romano|Mannino “Abbagliato dall’effimero”

l'intervista
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La nomina di Saverio Romano a ministro dell’Agricoltura sembrava imminente e invece l’ufficialità non arriva e sull’esponente dei cosiddetti “responsabili” si addensa qualche nuvola. Abbiamo chiesto il parere di Calogero Mannino che parla con Livesicilia, dopo un’intervista al vetriolo su “Repubblica”.

Onorevole, la nomina di Romano sembra non essere più immediata. Che ne pensa?
“Mi auguro che avvenga. Su un piano personale mi auguro ottenga le buone cose che spera per sé. L’altro ieri sera, indipendentemente dalla mia posizione politica che è ben distinta da quella di Romano, nel corso di un incontro con il premier l’ho incoraggiato a mantenere fede all’impegno preso”.

E sul piano politico?
“Sul piano politico metto in discussione il percorso politico che si è dato. Avevamo costituito il Pid sulla base di un progetto politico che prevedeva il sostegno a Berlusconi contro il ribaltone, ma si doveva andare oltre e ricompattare le forze di centro. Doveva essere o un’alternativa all’Udc nel caso in cui questo si fosse alleato con la sinistra, o un ponte di collegamento con l’Udc stesso. Romano invece si è buttato nella confusione dei responsabili e credo sia un bel problema politico per Berlusconi”.

Accontentarne uno e scontentare molti altri?
“Se Berlusconi si muove con il manuale Cencelli a favore dei responsabili, rischia di mettere in discussione il suo stesso partito. Scajola ha subito detto di avere 60 deputati e meritare tanto. La generosità con cui Berlusconi si è impegnato per Romano rischia di costargli cara. Se il premier autorizza il progetto del partito del Sud di Miccichè, lo spazio elettorale per il partito di Romano non c’è più. Potrebbe allora metterli in lista insieme”.

Lei ha detto “pensavo che Romano fosse un cavallo di razza…” e invece?
“Invece ha dimostrato impazienza… è un puledro. Credo abbia perso il senso della realtà sacrificando una prospettiva politica che poteva essere importante per qualcosa di immediato. Sono tentato di credere che si sia lasciato abbagliare senza cogliere l’aspetto effimero”.

Un errore politicamente fatale?
“No, Romano è tenace. E poi nella vita politica c’e’ sempre possibilità di recupero…”.

Parliamo invece del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. Ha annunciato di volere “ripensare” il Movimento per l’autonomia.
“Ha capito che deve riposizionare il suo movimento, che non mi pare abbia avuto successo. Il governo tecnico non è stato in grado di fare le scelte giuste per il bene della Sicilia. E’ anche vero che Lombardo si è mosso tra molte difficoltà come lo scontro interno al Pdl, quello tra Miccichè e Castiglione, e poi si è procurato lo scontro con Cuffaro. In quadro politico debole non è facile muoversi e fare bene”.


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