La città sotto una cappa di smog | La Procura apre un'inchiesta - Live Sicilia

La città sotto una cappa di smog | La Procura apre un’inchiesta

Dall'inizio dell'anno sono una ventina le giornate in cui polveri sottili, benzene e biossido d'azoto hanno ammorbato l'aria del capoluogo siciliano superando il limite imposto dalla legge. Non ci sono indagati, ma i magistrati vogliono vederci chiaro.

PALERMO – Cambiano le amministrazioni, si celebrano i processi, ma la situazione resta sconfortante. Palermo soffoca sotto una cappa di smog. E la Procura della Repubblica ha deciso di vederci chiaro. Il procuratore aggiunto Dino Petralia ha aperto un’inchiesta conoscitiva.

Non ci sono indagati. Si parte dagli ultimi rilevamenti delle centraline che misurano la qualità dell’aria. Dall’inizio dell’anno sono una ventina le giornate in cui polveri sottili, benzene e biossido d’azoto hanno ammorbato l’aria della città superando il limite imposto dalla legge. Gli ultimi a lanciare l’allarme in ordine di tempo sono stati Legambiente e Trenitalia durante la campagna Treno Verde.

Storia vecchia quella dell’aria irrespirabile della città. È ancora in corso il giudizio d’appello che vede imputati l’ex sindaco Diego Cammarata e gli ex assessori all’Ambiente Lorenzo Ceraulo e Giovanni Avanti. Tutte e tre sono stati assolti in primo grado dall’accusa di omissione in atti d’ufficio. I tre amministratori rispondono di non avere adottato provvedimenti idonei a contrastare lo smog che, tra il 2005 e il 2009, aveva superato il tetto massimo. In primo grado era arrivata un’assoluzione piena. Nelle motivazioni il Tribunale aveva ricordato le misure adottate dall’amministrazione comunale targata Cammarata per contrastare l’emergenza inquinamento, dalle zone a traffico limitato alle targhe alterne. Provvedimenti che, però, non servirono a risolvere la faccenda come in tutte le altre grandi città perché, sottolineavano i giudici, il fenomeno “può essere efficacemente aggredito solo con politiche coordinate di lungo periodo”.

Alla guida dell’amministrazione comunale c’è oggi la giunta guidata da Leoluca Orlando che ad ottobre scorso ha dato il via libera al Piano generale urbano del traffico. Sala delle Lapidi ha approvato lo strumento urbanistico che prevede, tra gli altri interventi, nuove piste ciclabili, Ztl, isole pedonali e quelle “ambientali a velocità ridotta”. Ed ancora: car sharing, car pooling, bike sharing, scooter sharing e via dicendo. Una serie di provvedimenti di cui, però, è difficile stabilire i tempi di attuazione. Ad ottobre, però, il Consiglio comunale stabilì che entro sei mesi, e dunque a fine aprile, sarebbe dovuta partire la Zona a traffico limitato nel centro storico. Previsto pure il raddoppio delle aree pedonali, da 40 a 80 ettari.

Fine mese sta per arrivare. Nel frattempo le colonnine per i rilevamenti, la cui gestione è passata alla Rap, continuano a segnare sforamenti di polveri sottili. E la Procura di Palermo ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva.


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