Soccorso al largo di Lampedusa, 16enne curato a Palermo

Soccorso al largo di Lampedusa, 16enne etiope curato a Palermo

Il ragazzo è sbarcato nel mese di maggio
LA STORIA
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PALERMO – Il lungo e difficoltoso viaggio di un giovane etiope di 16 anni si è concluso nel migliore dei modi. Il ragazzo, sbarcato nelle Pelagie a fine primavera, è stato prima tratto il salvo in mare dalle motovedette italiane, poi curato dai medici del Poliambulatorio dell’isola e dopo ancora da quelli dell’Ismett e dell’ospedale Ingrassia di Palermo.

“Gli è stata diagnosticata un’insufficienza cardiaca”

Il ragazzo è sbarcato a Lampedusa nel mese di maggio. Le ‘palpitazioni’ che aveva accusato appena arrivato sulla terra ferma avevano indotto i medici a un consulto nel servizio H24 di cardiologia, assicurato nell’isola dagli specialisti dell’ospedale Ingrassia. “Dopo la visita ed i successivi controlli effettuati in ambulatorio a Lampedusa – spiega il primario di cardiologia dell’Ingrassia, Sergio Fasulo – è stata diagnosticata una severa insufficienza cardiaca. È stato trasferito nel nostro reparto per un approfondimento e successivamente all’Ismett. È stato quindi eseguito un intervento di sostituzione valvolare aortica e mitralica con bioprotesi”.

Si è reco necessario un nuovo ricovero

Il ragazzo ha poi vissuto in una comunità per minori, ma qualche giorno fa si è reso necessario un nuovo ricovero all’Ingrassia. “Gli ulteriori approfondimenti diagnostici, ci hanno indotto ad impiantare un defibrillatore cardiaco sottocutaneo – aggiunge Fasullo – . Si tratta di un ‘prodotto’ che non richiede l’inserzione di elettrodi all’interno del cuore, ma viene esclusivamente impiantato in sede sottocutanea e svolge efficacemente le funzioni di defibrillazione”.

“Il ragazzo ora sta bene”

“Frank (nome di fantasia, ndr.) è stato dimesso, sta bene e lo aspettiamo tra un paio di settimane per un controllo programmato. La sua storia conferma l’importanza e l’efficacia dei servizi garantiti nel Poliambulatorio di Lampedusa”, conclude Fasullo.


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