"Sono la stessa cosa"

“Sono la stessa cosa”

Fava su Cuffaro e Lombardo
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Cuffaro e Lombardo

Cuffaro e Lombardo

E dire che entrambi – reciprocamente e con un accordo per altri versi inesistente – si accreditano come entità aliene l’una rispetto all’altra. Mondi lontanissimi, a dirla con Battiato, un catanese. Storie che non c’entrano niente. E noi pure notiamo almeno una spiccata incongruità caratteriale. Tanto Totò (Cuffaro) è vasa vasa, cioè caloroso nel contatto fisico col prossimo, quanto Raffaele (Lombardo) è urticante e apparentemente discosto dalla necessità perfino delle vigorose strette di mano. Atteggiamenti diversi, sul piano inclinato del cuore, anche. Perchè non tutto è mediatico. Ma soprattutto immagine, riflesso di sè che si vuole proiettare nello specchio che macina e racconta i gesti della politica, caratterizzando i suoi protagonisti. Ma Claudio Fava, leader di Sinistra, Ecologia e Libertà, dice che sono pari Totò e Raffaele. E lo dice al “Fatto” in una intervista a Peppino Lo Bianco. Dunque, la domanda è: “Non è cambiato nulla dai tempi di Cuffaro?”. Risposta: “Assolutamente no. Lombardo è il suo erede perfetto, appare un Cuffaro riveduto nelle forme e forse meno grossolano nei contenuti politici. Ma il metodo è lo stesso”. Appresso, una ruvida staffilata: “Tengono tutti famiglia, sono tutti a caccia del proprio spazio politico, dal Pd, che in Sicilia continua a recitare il proprio ruolo di ascaro, a Miccichè, con l’irrequietezza che gli è propria (…). Mi sembrano un gruppo di compagni di merende”. Ce n’è abbastanza per avviare il famoso dibattito. Totò e Raffaele, al netto del girovita, sono davvero la stessa cosa? Raffale Cuffaro e Totò Lombardo?


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