Tensione all'Umberto I | Coinvolti genitori e studenti - Live Sicilia

Tensione all’Umberto I | Coinvolti genitori e studenti

I ragazzi del liceo hanno deciso stamattina di intensificare la protesta, bloccando l’ingresso della succursale di via Perpignano dove, fino a ieri, alcune classi hanno continuato le lezioni. Alcuni genitori hanno spintonato e strattonato i ragazzi che formavano il “cordone”.

PALERMO – Tensione tra genitori e studenti stamattina, davanti la succursale del liceo Umberto I. La scuola è occupata da due giorni, un’occupazione “bianca”, secondo il servizio d’ordine organizzato dagli studenti. Molte classi infatti sono entrate e fare lezione, sia nella sede centrale che in succursale, e sono state registrate presenza e assenze.

Stamane i ragazzi hanno deciso di formare un cordone davanti l’ingresso della succursale di via Perpignano, “a scopo propagandistico – spiegano – per spiegare agli studenti che in questi giorni hanno deciso di entrare a scuola per continuare le lezioni i motivi della protesta e convincerli a sostenere l’occupazione. E poi la scuola è unica, se si fermano le attività in centrale, si devono fermare anche in succursale”. Una decisione che a molti genitori non è andata giù. Accompagnando i figli a scuola, quando si sono visti l’ingresso sbarrato dagli studenti stretti i fila a braccetto, hanno tentato di forzare il blocco. “Abbiamo fatto entrare solo il personale Ata e i professori. Stavamo in silenzio, non davamo nessuna spiegazione ai genitori che ci chiedevano il perché del blocco, né rispondevamo a quelli che ci insultavano”, racconta uno dei ragazzi che faceva parte del cordone. Dopo un po’ la situazione degenera: “Uno dei genitori si è presentato come poliziotto – racconta una studentessa che vuole restare anonima – ci ha mostrato il tesserino. Gli abbiamo chiesto ripetutamente se era lì in veste di poliziotto o di genitore. Ha cominciato a insultarci, a tirare per il colletto della felpa un mio compagno, a strattonarlo per allontanarlo dall’ingresso”.

Secondo il racconto degli studenti questo avrebbe dato il via a botte e spintoni da parte di quattro genitori: “sono stato strattonato e tirato fino alla strada, sono caduto per terra”, racconta uno dei ragazzi. Nel frattempo, gli studenti intenzionati a fare lezione, sono entrati a scuola dall’ingresso secondario. Sia gli studenti del servizio d’ordine che il piccolo gruppo di genitori si sono diretti lì. “Alla fine il primo che aveva cominciato lo scontro è riuscito a entrare, continuando a inveire contro di noi – racconta una studentessa – Sono partite diverse telefonate alla polizia, sia da parte nostra che di altri genitori, ma non è venuto nessuno”. I cinque ragazzi che sono stati coinvolti nell’aggressione non hanno riportato altro che lievi escoriazioni. Sono andati all’ospedale Civico, ma poi hanno deciso di non farsi refertare e di non sporgere denuncia.


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