Sorteggio dei revisori contabili |Il quesito ai candidati presidente - Live Sicilia

Sorteggio dei revisori contabili |Il quesito ai candidati presidente

Partono le domande ai candidati presidente alle Regionali 2017, sul portale che vuole essere bacheca permanente a disposizione della cittadinanza.

sappiamochivotiamo
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CATANIA – Il primo quesito riguarda la selezione dei revisori contabili nelle istituzioni siciliane e la scelta, in caso di vittoria, di optare per il sorteggio. Sono partite le domande ai candidati presidente alla Ragione siciliana, sul portale Sappiamochivotiamo, piattaforma di scambio di informazioni elettorali, incentrato sulla trasparenza e sull’interattività con la cittadinanza, che mira a restare bacheca permanente di candidat e rappresentanti dei cittadini. In base alla Legge regionale, 17/2016 e successiva 11/08/2017 che ha disciplinato l sorteggio dei Revisori dei Conti Negli Enti Locali, sul sito viene domandata la disponibilità o meno, di inserire il sorteggio dei revisori nel programma di governo. Al quesito ne seguiranno altri, fino al silenzio elettorale.

La prima risposta al quesito di Sappiamochivotiamo è di Roberto La Rosa, candidato presidente con Siciliani Liberi. “Il nostro programma, nell’ambito dell’aumento della potestà legislativa della Sicilia prevista con la costituzione della stessa in ZES (Zona Economica Speciale) prevede l’estensione generalizzata del criterio del sorteggio: i revisori dei conti degli enti pubblici, quelli delle società private quotate, o comunque sopra soglie dimensionali stabilite per legge, ovvero le altre aziende sottoposte a revisione obbligatoria dei conti, saranno sorteggiati da elenchi pubblici, e non nominati da chi detiene il controllo degli organi deliberativi delle medesime aziende.

L’estratto di cui sopra è tratto dal nostro programma, ormai pubblicato da mesi. Anche senza modifica delle competenze legislative e amministrative della Regione, a maggior ragione siamo per l’estrazione a sorteggio di TUTTI i revisori nel perimetro delle amministrazioni pubbliche regionali. Sugli altri due quesiti ci teniamo alla nostra Autonomia legislativa, ma solo affinché questa sia più rigorosa, e non meno, rispetto a quella dello Stato italiano.

Stabiliremo noi, quindi, i requisiti professionali dei Revisori siciliani, in ogni caso non inferiori a quelli stabiliti per lo Stato italiano. Le due cose potrebbero coincidere o potrebbero comportare una formazione più adeguata per i revisori siciliani. Noi istituiremo, d’accordo con il Ministero di Giustizia responsabile per la tenuta del Registro, e con nostre risorse, ma non dando nostre risorse al Ministero dell’Interno, un adeguato sistema di formazione per l’acquisizione dei crediti relativi. Faremo una convenzione con il Governo italiano di mutua riconoscibilità dei sistemi di accreditamento”.

 


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